Ogni tanto nei notiziari risaltano fuori i cosiddetti rave party, feste - il più delle volte non autorizzate e che nascono in maniera spontanei oggi sui social - che possono durare anche giorni e dove a dominare la scena è la musica dance elettronica.
Negli Stati Uniti questo fenomeno è diffuso, ma più regolamentato, e vi sono molti festival musicali in giro per questa nazione (almeno ve ne erano in epoca pre-Covid).
Tale fenomeno diviene il centro della pellicola XOXO, scritta da Christopher Louie e Dylan Meyer e diretta da Christopher Louie, distribuita su Netflix a partire dal 26 agosto 2016.
Prima e durante il festival musicale XOXO, si intrecciano le vite di alcune persone. Tra queste quella dell'aspirante DJ Ethan Shaw (Graham Phillips), del suo manager Tariq (Brett DelBuono) e di una ragazza di nome Krystal (Sarah Hyland) che è in cerca di un ragazzo conosciuto sui social.
Questa è una pellicola ordinaria, con sviluppi di trama spesso prevedibili, evoluzioni di alcuni personaggi che seguono binari prestabiliti (amici e fidanzati che affrontano l'inevitabile momento di crisi per poi riappacificarsi e avere un riscatto finale), fino ad arrivare al lieto fine per tutti.
Tuttavia questa cosa non va inquadrata in un'ottica necessariamente negativa, poiché appare chiaro che è l'obiettivo principale sin dall'inizio e la pellicola vuole offrire uno sguardo diverso rispetto al solito film che presenta una gioventù disagiata e in crisi.
I ragazzi di XOXO, invece, sono persone positive - ecco, magari troppo positive - e che guardano con ottimismo al futuro, anche quando ciò li mette in contrasto coi loro genitori o con la realtà della vita. E quindi alla fine il destino - alias la trama - premia questa loro tenacia.
Risulta dunque originale in tal senso come a un certo punto vi sia un dichiarato omaggio a Trainspotting, nello specifico la scena in cui Renton precipita in un mondo alternativo tramite lo scarico del water. Ecco qui c'è la stessa identica scena - a voi scoprire chi sia il personaggio coinvolto - che riprende anche certe identiche inquadrature.
Nessuno degli attori coinvolti è a me noto, ma hanno fatto tutti un discreto lavoro. Alla fine risulta anche confortante vedere un film che non lascia punti in sospeso e dove tutti gli "uomini di buona volontà" vengono infine ricompensati. Dopotutto chi l'ha detto che un lieto fine non debba mai esserci?
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