sabato 9 ottobre 2021

Fabolous Stack of Comics: Askani'Son


Nuovi, fulminanti resoconti dal futuro apocalittico del futuro Cable. Dopo Le Avventure di Ciclope e Fenice, lo stesso team creativo, ovvero Scott Lobdell ai testi (con la rifinitura dei dialoghi da parte di Jeph Loeb) e Gene Ha ai disegni, si occupano della miniserie in quattro numeri Askani'Son, pubblicata nel 1996.
Sono passati circa dieci anni da quando Nathan Summers, con l'aiuto dei suoi genitori provenienti dal passato, è riuscito a sconfiggere la minaccia di Apocalisse nel suo mondo. Questo, però, non ha spazzato via il caos.
Il pupillo di Apocalisse, infatti, Stryfe, continua a seminare il terrore ritenendo di essere il degno erede di En Sabah Nur. Nathan Summers al contempo conosce dei nuovi alleati quali Tetherblood e Blaquesmith, ognuno col loro carico di segreti e misteri.
Sia Nathan che Stryfe sono alla ricerca di ciò che resta della Sorellanza Askani, la quale ha delle mire verso il futuro Cable, ritenuto un Prescelto, e manda una giovane sacerdotessa, Aliya, a cercarlo. Come terzo incomodo vi sono i Canaaniti, coloro che più di ogni altro sono riusciti a colmare il vuoto di potere lasciato da Apocalisse e vedono la Sorellanza come una minaccia alla loro ascesa al dominio totale.
Tutte queste pedine convergono sulla scacchiera del destino e, come intuibile, sono alla fine destinate a scontrarsi.
Questa nuova miniserie, pur di pregevole fattura, non riesce a eguagliare Le Avventure di Ciclope e Fenice. Dall'infanzia e crescita di un futuro eroe, ora si passa alla maturazione e formazione di un futuro guerriero.
Nathan Summers non è ancora l'abile soldato che conosciamo: è impulsivo, si getta spesso a testa bassa nell'azione e in tal senso persone come Tetherblood e Blaquesmith rappresentano le voci della sua coscienza, che lo indirizzano verso la cosa giusta da fare.
Non così invece per Stryfe che, oltre ad aver avuto un pessimo modello "educativo" come Apocalisse, non ha mai incontrato qualcuno che potesse fare da filtro - come invece è stato per Nathan con Scott e Jean - rispetto alle sue emozioni negative e da controllare, portandolo a divenire una sorta di tiranno capriccioso che fa male agli altri solo perché lo diverte.
La storia nei primi tre capitoli è costruita sulla dicotomia tra queste due differenti personalità, introducendo anche nuove pedine sulla scacchiera (tra queste, la futura moglie di Cable).
Quando si arriva all'ultimo capitolo, però, lo spazio sembra non essere sufficiente per chiudere tutte le vicende introdotte e il tutto si concentra su svariate scene d'azione per concludere il tutto con un epilogo in apparenza abbastanza frettoloso e che lascia dei punti in sospeso (cosa che invece non era accaduta nella prima miniserie), non so se in previsione di un'ulteriore miniserie o meno.
Un peccato, perché il percorso di formazione di Cable stava procedendo bene. Vedremo se ulteriori squarci nel futuro o nel passato aiuteranno ad ampliare questo insolito mondo.

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