venerdì 29 ottobre 2021

Fabolous Stack of Comics: Inumani - Re in Eterno


Ritornano gli Inumani, ma stavolta non ci concentreremo sulle loro traversie nel presente e faremo un tuffo nel passato grazie alla miniserie in cinque numeri pubblicata nel 2017 Inumani: Re in Eterno (Inhumans: Once and Future Kings), scritta da Christopher Priest e disegnata da Phil Noto.
Le origini degli Inumani erano già state narrate negli anni '60 del ventesimo secolo da Stan Lee e Jack Kirby, quindi Priest ha concepito una sorta di storia mai narrata ambientata poco dopo la tragica morte dei genitori di Freccia Nera e Maximus.
Ci troviamo agli albori del Marvel Universe. Freccia Nera e Maximus sventano un attentato dei Primitivi Alfa ai danni dell'Innominato, reggente di Attilan, orchestrato da Elisha, un Primitivo Alfa evoluto.
Costui contatta poi i due fratelli, avvertendoli di guardarsi dalle mire di potere dell'Innominato, il quale non consentirà mai loro di ascendere al trono. Nel tentativo di capirne di più, Freccia Nera, Maximus e una riluttante Medusa si ritroveranno a New York, dove troveranno un mondo a loro alieno e che rischia di ucciderli prima che lo faccia l'Innominato.
Quella che ci troviamo di fronte è la classica storia di origini, che nulla toglie e nulla aggiunge rispetto a quanto già sapevamo. La futura famiglia reale Inumana è qui nelle vesti dei baldi giovani che hanno appena scoperto i loro poteri (metafora della pubertà) e devono abituarsi ad essi (maturazione del singolo individuo).
E come spesso accade, il processo di crescita si verifica in un ambiente sconosciuto e per certi versi anche ostile, che approfitta dell'ingenuità dei giovani Inumani, non può dunque mancare in questo senso Spider-Man, il primo supereroe con cui gli Inumani entrano in contatto... eh, quando si dice la retcon!
Non casuale la presenza in questa storia di Wizard, che spiega così - seppur in maniera indiretta - come mai abbia fatto entrare qualche tempo dopo una Medusa in stato di amnesia nei Terribili Quattro.
Phil Noto incassa l'assegno disegnando gli Inumani come davvero giovani, forse troppo giovani, considerato che - in termini narrativi - conosceranno i Fantastici Quattro solo pochi mesi dopo e lì Kirby, che i ragazzini li disegnava comunque muscolosi, li ritrae già come persone adulte.
Insomma, una storia abbastanza lineare, prevedibile, ma che di per sé non si pone pretese. Qualcosa da leggere in velocità, e va più che bene.

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