martedì 5 ottobre 2021

Fabolous Stack of Comics: Domino - Istinto Omicida


Molte cose possono essere dette di Rob Liefeld (vedete voi se in positivo o in negativo), ma di certo non che gli manchi l'inventiva. Dalla sua mente - con l'assistenza di Fabian Nicieza - è infatti stato concepito il personaggio di Deadpool.
Non è stata tuttavia l'unica creazione dell'autore, poiché è responsabile anche dell'ideazione del personaggio di Domino, la mutante fortunata comparsa per la prima volta su X-Force 8 dopo che il suo posto era stato in precedenza preso da una mutaforma.
Dopo qualche miniserie sparsa, Domino diviene infine protagonista nel 2018 di una serie regolare, la quale tuttavia dura solo dieci numeri (più un annual) che comprendono due story-arc. Domino: Istinto Omicida (Domino: Killer Instinct) è sceneggiata da Gail Simone e disegnata da David Baldeon.
Nella prima saga Domino - che ha formato una partnership con Diamante e Outlaw per incarichi mercenari anche sporchi - si ritrova faccia a faccia col suo passato quando una donna di nome Topaz, capace di annullare i suoi poteri mutanti, inizia a prenderla di mira. Mentre cerca di capire le sue motivazioni, Domino migliora le sue abilità in combattimento grazie all'aiuto di... Shang-Chi!
Nella seconda saga, Domino e il suo team si mettono al servizio di una giovane e misteriosa wakandiana di nome Shoon'Kwa, che li coinvolge in un paio di missioni che li metteranno prima contro Morbius, infine contro Longshot.
Nel leggere in un'unica soluzione questa serie, si può capire perché forse abbia avuto così breve vita. Lasciando per il momento da parte il discorso che le serie dedicate a personaggi minori difficilmente hanno lunga durata, si può notare come Gail Simone, pur costruendo attorno a Domino un background interessante e un nuovo status quo, non sviluppi ciò in maniera adeguata causa un'eccessiva decompressione.
Inoltre l'autrice cade nella vecchia abitudine di dare a volte ai personaggi da lei sceneggiati atteggiamenti un po' troppo infantili.
Ci sta, beninteso, che ci siano dei momenti leggeri o battute lungo la via, ma a volte Domino si comporta in maniera troppo eccentrica per una mercenaria del suo calibro (come quando dice di essere una Principessa Disney, che vuole in realtà essere una battuta da parte di Gail Simone sull'acquisizione Disney/Fox) e riesce difficile pensare che lo faccia per sfuggire anche solo per qualche secondo alle sue responsabilità.
Le trame in sé sono apprezzabili e si pongono in maniera inevitabile ai margini del Marvel Universe, di cui vengono utilizzati elementi secondari in maniera intelligente e appropriata. Un piccolo e per certi versi apprezzabile excursus, dunque, in un panorama non solo mutante di questo universo narrativo.

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