Bedelia, la donna ideale per ogni essere vivente. Bedelia, colei che in maniera indiretta ha fatto sì che Aldo divenisse vittima della maledizione di Venerdì 12. Bedelia, infine protagonista assoluta di una storia. Nello specifico una graphic novel scritta e disegnata da Leo Ortolani e pubblicata nel 2020 da Bao Publishing.
L'albo trae ispirazione dal film Eva Contro Eva del 1950 e da un'altra pellicola che se ve la rivelassi e voi non aveste letto la storia vi rovinerei il finale, diciamo solo che è uscita 28 anni dopo Eva Contro Eva.
Sono passati circa quindici anni dalla conclusione di Venerdì 12. Bedelia è ancora la donna più desiderata da chiunque e la modella di punta della Segreti Lingerie, ma qualcosa sta per cambiare.
Sulla scena, infatti, irrompe una modella più giovane e ammirata, Elaiza, che prende il posto di Bedelia sui cartelloni pubblicitari di tutta la città. Con quel mondo apparentemente perfetto che inizia a crollare attorno a lei, Bedelia dovrà mettere in discussione la sua intera esistenza e sarà aiutata da un insolito angelo di nome Gladio e da... Aldo!
Si potrebbe pensare, e anche le prime pagine dell'opera danno quest'illusione, che questa sia una storia incentrata su un personaggio negativo. E invece no. Ortolani come sempre è molto abile a cambiare le carte in tavola e mentre il racconto procede veniamo a conoscenza di alcuni aspetti del personaggio di Bedelia che non potevamo immaginare.
C'è un punto preciso di stacco, di cui all'inizio è difficile accorgersene, in cui Bedelia passa dall'essere quella donna che tutti amano, ma che si fa anche odiare, a un essere umano che - nonostante tutta la ricchezza, nonostante sia sempre circondata da persone, nonostante possa ottenere tutto ciò che vuole - si ritrova ad essere una persona sola e fragile, anzi lo è sempre stata, senza un vero affetto.
Anzi, forse l'unico che affetto che ha avuto è stato quello di Aldo, inaspettata guest-star, il quale dimostra di essere stato anche l'unico ad amarla davvero.
Anche se Ortolani non manca di inserire qualche battuta, quest'opera è più venata di uno humour nero e in certi punti anche di malinconia.
Con tutte le certezze sul personaggio crollate, il finale - che comunque risulta prevedibile a un certo punto - è come un pugno nello stomaco a ogni residua convinzione.
E quindi, se siete giunti fin qui, possiamo rivelare l'altra pellicola che è con ogni probabilità servita di ispirazione: Il Paradiso Può Attendere. E alla fine l'attesa si è conclusa.
Il finale proprio non me l'aspettavo. Un'altra ottima opera del Venerabile, non al livello di Cinzia ma certamente godibile
RispondiEliminaConcordo. Anche per me Cinzia inarrivabile, ma questa storia è stata davvero una piacevole sorpresa.
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