venerdì 17 settembre 2021

A scuola di cinema: Distretto 13 - Le Brigate della Morte (1976)

Dopo l'uscita del primo film da lui diretto, Dark Star, nel 1974, un progetto di basso profilo concepito insieme al suo amico Dan O'Bannon, il regista John Carpenter viene approcciato dal produttore J. Stein Kaplan, il quale gli offre la possibilità di scrivere e dirigere un nuovo lungometraggio.
Al regista semi-esordiente viene concesso qualcosa di non così scontato per qualcuno con la sua poca esperienza, ovvero totale libertà creativa su quale soggetto presentare. Vi è una sola, tassativa condizione: che il budget della pellicola non superi i 100.000 dollari.
Pur con questa particolare spada di Damocle sopra la testa, John Carpenter concepisce il film che darà il via alla sua ricca e fortunata carriera cinematografica.


Carpenter idea due trattamenti per possibili film a basso budget: il primo si intitola Eyes, mentre il secondo The Anderson Alamo, completato in appena otto giorni.
J. Stein Kaplan appare più interessato a sviluppare quest'ultimo, visto che la concentrazione dell'azione in un solo luogo aiuta a tenere bassi i costi e rientrare nel budget previsto, mentre Eyes viene opzionato dal produttore Jon Peters e revisionato, diventando qualche anno dopo Occhi di Laura Mars (Eyes of Laura Mars).
Per The Anderson Alamo, l'intenzione originaria di Carpenter è quella di ricreare un film western che si ispiri alle atmosfere delle pellicole dirette da Howard Hawks, uno dei suoi registi preferiti e miti d'infanzia.
Tuttavia, il ridotto budget a disposizione non glielo consente, ma Carpenter decide di omaggiare comunque la filmografia di Howard Hawks rendendo The Anderson Alamo una sorta di remake moderno di Un Dollaro D'Onore (Rio Bravo), con qualche influenza aggiuntiva derivante dai film sugli zombie diretti da George Romero.
Per dare il via alla produzione della pellicola, Kaplan fonda la società CKK Corporation.
Per gli interpreti principali, sempre per motivazioni di natura economica, si deve necessariamente ricorrere ad attori di secondo piano, scelti personalmente da John Carpenter.
Per il ruolo di Ethan Bishop viene selezionato Austin Stoker, un attore con già una discreta esperienza alle spalle e che può vantare anche l'apparizione in un film della saga de Il Pianeta delle Scimmie.
Per il ruolo di Napoleone Wilson, Carpenter contatta Darwin Joston, un suo vicino di casa di Hollywood Hills e di cui apprezza l'uso di humour nero, tanto che modella il personaggio su di lui.
A completare il cast principale, sempre scelti da Carpenter, vi sono Charles Cyphers e Nancy Loomis.
Come art director e responsabile degli effetti sonori di questo nuovo film, Carpenter contatta un suo amico d'infanzia e compagno di università, Tommy Lee Wallace, il quale ha già collaborato per lui in Dark Star ma è praticamente ancora inesperto in merito ai meccanismi produttivi.
Le riprese si tengono a Los Angeles nel novembre del 1975, durando in totale 20 giorni. Carpenter, oltre a occuparsi della regia, idea anche molti degli storyboard del film. Durante la lavorazione, il titolo della pellicola viene modificato in The Siege.
Alcuni attori che interpretano dei componenti di una banda criminale sono in realtà degli studenti della University of Southern California, ben felici di poter apparire anche solo per quei pochi secondi durante i quali il loro personaggio muore. Anche John Carpenter ha un breve cameo nella pellicola come uno dei componenti di una banda criminale.
A riprese concluse, Carpenter - con l'assistenza di Debra Hill - si occupa del montaggio utilizzando lo pseudonimo di John T. Chance (ovvero il nome del personaggio interpretato da John Wayne in Un Dollaro D'Onore). Non pago di questo, compone anche la colonna sonora, portandola a compimento in appena tre giorni e ispirandosi alla soundtrack di Lalo Schifrin per Ispettore Callaghan: Il Caso Scorpio è Tuo (Dirty Harry) e alla canzone Immigrant Song dei Led Zeppelin.
Praticamente, a parte la direzione della fotografia, per questa pellicola John Carpenter ha compiuto l'intero processo creativo e forse anche e soprattutto per questo motivo il budget di centomila dollari viene pienamente rispettato.
Completato il tutto, la produzione decide di cambiare il titolo della pellicola in Assault on Precint 13, nonostante il film non si svolga in un distretto con quella numerazione, ben consapevole della svista ma ritenendo che questo nuovo titolo sia migliore dei precedenti e abbia un tono più sinistro.
Quando la pellicola viene sottoposta all'approvazione della MPAA (Motion Pictures Association of America), questa minaccia di dare un rating X (pellicola vietata ai minori) se non viene eliminata la scena in cui la bambina di nome Kathy (interpretata da Kim Richards) viene uccisa a sangue freddo.
Dietro suggerimento del distributore, John Carpenter viene incontro a questa richiesta - facendo dunque guadagnare al film un Rating R - ma quando la pellicola viene effettivamente distribuita nei cinema, la scena viene reinserita. Una pratica comune all'epoca per i film a basso budget su cui la MPAA non concentrava più di tanto i propri controlli.
Negli anni successivi, John Carpenter giunge a pentirsi di questa scelta, ritenendola dettata dalla sua giovinezza e inesperienza di allora.
Distretto 13 - Le Brigate della Morte (Assault on Precint 13) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 3 novembre 1976. In principio i guadagni sul territorio statunitense non si rivelano molto entusiasmanti.
L'anno successivo, tuttavia, la pellicola viene proiettata al London Film Festival, ottenendo un incredibile riscontro. Un distributore della Miracle Films, dunque, si aggiudica immediatamente i diritti sul film, il quale inizia a essere programmato lungo tutto il territorio britannico.
Distretto 13 - Le Brigate della Morte ottiene dunque il meritato successo e viene importato in altri paesi europei, consolidando così la carriera cinematografica di John Carpenter e in maniera indiretta anche di Tommy Lee Wallace. Nel 2015 ne viene anche prodotto un remake, diretto da Jean-François Richet e con protagonisti Ethan Hawke e Laurence Fishburne.
Ma un'ultima domanda rimane: qual era il nome di quell'oculato e previdente distributore inglese a cui John Carpenter deve la nascita del suo successo? Michael Myers! Ebbene sì, proprio in suo onore (se così possiamo dire), Carpenter decide di affibbiare questo nome al maniaco omicida della saga di Halloween... ma questa è un'altra storia.

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