martedì 7 settembre 2021

A scuola di cinema: Joan Lui - Ma Un Giorno nel Paese Arrivo Io di Lunedì (1985)

Sin da prima dell'inizio delle riprese di Geppo Il Folle, uno dei suoi progetti cinematografici personali, il cantante e attore Adriano Celentano ha in mente un'altra opera alquanto ambiziosa, di cui vuole curare ogni principale aspetto tecnico - sceneggiatura, regia, montaggio e ovviamente anche la colonna sonora - e che rappresenti sotto forma di musical la summa del suo pensiero su alcuni argomenti delicati quali la figura di Gesù Cristo, la tutela dell'ambiente e il rapporto dei cittadini con la politica e l'economia.
Alcuni anni dopo tale opera infine si concretizza, diventando una delle pellicole più particolari uscite per il cinema italiano.


Dopo l'uscita nel 1978 di Geppo Il Folle, Adriano Celentano inizia dunque a proporre questa sua nuova opera, incontrando in principio molte resistenze poiché - essendo un progetto molto imponente - richiede un budget considerevole e rischioso che nessun produttore appare disposto a versare ed è incentrata su un genere (il musical) poco sfruttato dal cinema italiano.
Il destino viene incontro tuttavia a Celentano, poiché negli anni successivi diviene il protagonista di una serie di incredibili successi al botteghino, grazie a film quali Il Bisbetico Domato, Asso, Innamorato Pazzo.
Questo, oltre a consolidare la sua figura di attore agli occhi del grande pubblico, gli permette anche di ritornare alla carica col suo progetto, contattando i produttori degli ultimi film con cui è in quel momento sotto contratto - Mario Cecchi Gori e Vittorio Cecchi Gori - e a cui ha garantito quei grandi incassi.
Nel 1984 viene dato dunque il via libera alla produzione del film. Tuttavia Mario e Vittorio Cecchi Gori chiedono una serie di garanzie. Essendo il budget previsto molto alto, la prima stima si attesta infatti sui 15 miliardi di lire, costoro si dichiarano disposti a finanziare la pellicola purché Celentano giri prima di essa un altro film - Lui È Peggio di Me - e subito dopo un altro ancora, Il Burbero.
Poiché nelle loro previsioni la pellicola di Celentano non incasserà più del budget e al massimo andrà in pareggio, così facendo i due produttori si mettono al sicuro da eventuali perdite. L'attore accetta l'accordo. Per racimolare l'ingente somma, parte del denaro arriva anche dalla Germania, paese in cui la pellicola verrà esportata, e da una società appartenente a Silvio Berlusconi, il quale si aggiudica i diritti televisivi sulla pellicola.
Adriano Celentano può così dedicarsi alla sceneggiatura, la quale viene completata quello stesso anno. Per alcuni dei ruoli l'attore ha in mente grandi nomi, proponendoli a Peter Fonda e Meryl Streep, i quali tuttavia declinano la proposta.
Le riprese si svolgono tra maggio e ottobre del 1985, tenendosi a Genova, Roma e in Abruzzo. A causa di alcune problematiche e ritardi, il budget iniziale lievita in maniera consistente, arrivando a ben 20 miliardi di lire, forse anche qualcosa in più.
A complicare in parte le cose in tal senso vi è il fatto che il non indifferente corpo di ballo, scelto personalmente da Celentano e proveniente dagli Stati Uniti, a causa di un allungamento delle tempistiche, rimane bloccato per alcuni mesi in uno degli hotel di Roma, il tutto ovviamente a spese della produzione.
L'uscita nelle sale italiane è prevista per il periodo natalizio, dunque il tempo per montare la pellicola - compito che si assume lo stesso Adriano Celentano - è davvero ridotto all'osso.
Tanto che, a ridosso della data di uscita, i produttori si appropriano del montaggio a disposizione, forse non ancora del tutto definito, con la conseguenza che la durata della pellicola risulta di quasi 3 ore. Inoltre l'inevitabile stampa affrettata delle varie copie - in un'epoca in cui il digitale è ancora qualcosa di sconosciuto e lontano - fa sì che alcune di queste copie siano difettose e presentino dei tagli non previsti.
Joan Lui - Ma Un Giorno nel Paese Arrivo Io di Lunedì viene distribuito nei cinema italiani a partire dal 25 dicembre 1985 (data non casuale, con ogni probabilità). Questa pellicola è sia l'ultima diretta e sceneggiata da Adriano Celentano che anche l'ultima recitata da Claudia Mori.
Per via della stampa frettolosa delle copie, una di queste presenta un vistoso taglio del girato di quasi 20 minuti e viene programmata in un cinema di Milano.
Una fan di Adriano Celentano, che in precedenza ha visto la versione estesa, si accorge subito della cosa e ne informa l'attore, il quale si convince che questa sia stata una manovra voluta dai produttori e dai distributori per far sì che il film venga proiettato più volte nel corso di una giornata, cosa che la versione estesa non permetterebbe.
Per tutta risposta, dunque, Celentano querela Mario e Vittorio Cecchi Gori, chiedendo un risarcimento danni di ben 10 miliardi di lire e rifiutandosi di prendere parte alle riprese de Il Burbero, nonostante vi sia un obbligo contrattuale. Il disguido tuttavia viene scoperto in pochi giorni e dunque le accuse decadono.
Alla fine Joan Lui arriva a incassare sul territorio italiano circa sette miliardi di lire. Che rappresenterebbe un incasso ragguardevole per molti altri film, ma non per questa pellicola a causa dell'alto budget che essa ha comportato. Nonostante questo, viene importata con discreto successo in altri paesi europei quali la Germania, come detto, e nientemeno che la Russia.
Adriano Celentano accetta infine di girare l'anno successivo Il Burbero, ma qualcosa si deve essere infranto lungo la via, tanto che dopo questa pellicola l'attore e cantante interpreterà un solo altro film (Jackpot, uscito nel 1992) per poi ritirarsi del tutto dalle scene cinematografiche.
Quando qualche anno dopo Joan Lui inizia a essere trasmesso in televisione, Celentano rimette mano alla pellicola e concepisce un nuovo montaggio, da lui ritenuto quello definitivo, della durata pari a 125 minuti. La versione estesa rimane tuttavia a disposizione e ancora oggi risulta facilmente reperibile.
Celentano continua comunque senza soste il suo percorso musicale e in breve tempo porta le sue idee e i suoi discorsi sui temi a lui cari in un altro mezzo da lui ritenuto più adatto e influente per raggiungere un'ampia fascia di pubblico, ovvero la televisione... ma questa è un'altra storia.

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