Abbiamo già fatto notare come vi siano opere o personaggi così universali, così amati dal pubblico, da sopravvivere al loro stesso creatore. E, per quanto possa apparire incredibile, anche l'Eternauta fa parte di questa categoria.
Creato da Héctor Germán Oesterheld e Francisco Solano López nel 1957 in una storia che ha fatto epoca, si è reso poi protagonista di un sequel realizzato dagli stessi autori nel 1976, prima della drammatica scomparsa di Oesterheld.
Un "apocrifo" dell'Eternauta compare già nel 1983 con L'Eternauta III, dopodiché bisogna attendere molti altri anni prima di vedere un seguito delle sue storie. Che non si sa se definire apocrifo, visto che vi ha contribuito uno dei suoi creatori.
L'Ultimo Eternauta (El Eternauta: El Regreso) è un'opera pubblicata nel 2003, scritta da Pablo Maiztegui e disegnata da Francisco Solano López. La storia si pone l'obiettivo di essere un dichiarato seguito della prima saga scritta da Oesterheld sconfessando - o comunque non tenendo affatto conto - dei sequel.
Siamo nel 2003, sono passati quarant'anni da quando i Mano sono atterrati sulla Terra e, dopo un'iniziale diffidenza sfociata anche in un breve conflitto che ha distrutto Buenos Aires, l'umanità ha stabilito con loro una fragile alleanza, permettendo ai Mano di costruire proprie infrastrutture e promuovere una loro economia.
Tra gli edifici costruiti dai Mano vi sono anche degli istituti scolastici e in uno di questi insegna Marta Salvo, la figlia ora adolescente dell'Eternauta, che non ricorda più i suoi genitori ed è una protetta di uno dei Mano, il Padrino.
Ma spettri del passato iniziano a perseguitarla, mentre suo padre continua a vagare nel continuum spaziotemporale, alla disperata ricerca di un modo per tornare a casa.
La prima, mitica storia dell'Eternauta si concludeva con un drammatico interrogativo che precludeva a una possibile disfatta di un'umanità divisa da dissapori politici e sociali. Quarantasei anni dopo la pubblicazione del capolavoro di Oesterheld, la società è cambiata e ora si vive in un mondo globalizzato retto da fragili equilibri e altrettanto fragili alleanze.
Quindi il futuro apocalittico descritto in L'Eternauta - Il Ritorno non si è mai realizzato, era un'apocalisse figlia delle dittature argentine che sono ormai state debellate da decenni. Il nuovo mondo dell'Eternauta è quello post-11 Settembre, dove i Mano - pochi eletti - controllano l'economia e influenzano in maniera subdola, sempre grazie all'apporto dei Loro, le sorti dell'umanità.
Il conflitto si svolge dunque non più su campo aperto, ma è sotterraneo e segreto, suddiviso tra luoghi di potere, gallerie oscure e prigioni sconosciute.
Ovviamente Maiztegui non è Oesterheld né ambisce a diventarlo, quindi la trama da lui concepita punta maggiormente su una sequela di scene d'azione invece che sui dilemmi esistenziali dei protagonisti, aldilà dei dubbi di identità e su certe loro scelte che spuntano qua e là.
Dopo decenni di oblio, Juan Salvo - l'Eternauta - ritorna in maniera semigloriosa dal continuum, in un nuovo mondo. E con nuove, vecchie minacce da affrontare.
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