giovedì 25 febbraio 2021

Fabolous Stack of Comics: L'Eternauta


Il 1957 è un anno fondamentale per l'intero mondo del fumetto. Come il 1938, quando esordisce Superman, o il 1948, quando Tex inizia a cavalcare per le praterie del Selvaggio West. In quell'anno, infatti, fa la sua prima apparizione l'Eternauta, El Eternauta, creato da Héctor Germán Oesterheld e Francisco Solano López.
Il personaggio compare sul primo numero della rivista argentina Hora Cero Semanal, rimanendovi fino al numero 106, pubblicato nel 1959: ogni capitolo è composto da poche pagine, fino a raggiungere un totale di oltre 400 tavole che costituiscono la base portante di questa saga narrativa, proseguita poi nei decenni successivi da Oesterheld stesso o da altri scrittori.
Mentre pensa a una nuova storia da raccontare nel cuore della notte, lo sceneggiatore di fumetti Héctor Germán Oesterheld riceve la visita di un misterioso personaggio, che si definisce l'Eternauta, il viandante dei secoli. Costui narra della sua esperienza da incubo iniziata a Buenos Aires con una nevicata luccicante, che uccide chiunque ne entri in contatto.
Sopravvissuto insieme alla sua famiglia e alcuni amici, Juan Salvo - questo il nome dell'Eternauta - grazie a una tuta isolante che gli permette di sopravvivere all'esterno va alla ricerca di viveri e generi di prima necessità per sopravvivere.
Questo però è solo l'inizio di un terribile incubo a occhi aperti: Buenos Aires, e la Terra intera con ogni probabilità, sono soggette a un'invasione aliena. Ma questa non è la classica invasione che si vede nei romanzi di fantascienza della Golden Age, quest'invasione colpisce al cuore stesso dell'animo umano e porterà Juan Salvo lungo un drammatico viaggio sia fisico che spirituale, che lo tramuterà nell'Eternauta. Mentre il destino dell'intera umanità è in bilico.
Non è semplice parlare di un capolavoro, perché sì, stavolta non si sta abusando di questa parola, in poche righe. La prima cosa che colpisce è l'abilità di Oesterheld nel descrivere le reazioni e interazioni umane. C'è chi agisce guidato solo dalla paura, chi è più riflessivo e pragmatico come il personaggio di Favalli e chi invece come Juan Salvo pone al centro di tutto la protezione della sua famiglia.
Il tutto inserito in un contesto dove l'umanità è in principio in lotta uno contro l'altro, per poi formare un'alleanza contro gli invasori. Ma è un'alleanza che è necessaria per sventare un male più grande, dovuta solo a esigenze di sopravvivenza. Se mai l'umanità sopravvivrà, tornerà all'homo homini lupus.
Tuttavia, Oesterheld aggiunge un elemento ulteriore. Coloro che invadono la Terra sono al servizio di qualcun altro, il quale a sua volta è al servizio di qualcun altro, il quale forse a sua volta è al servizio di qualcun altro.
Non vi sono teorie del complotto da analizzare in questa occasione. Semplicemente la gente che è al potere ha tutto l'interesse di rimanerci e prospera sull'homo homini lupus, mettendo quando possibile gli uni contro gli altri, per motivi spesso e soprattutto futili, invece di far prosperare i valori di integrazione e tolleranza verso gli altri.
E chi trova infine il coraggio di ribellarsi a questa situazione, in questa storia? Gli operai, i soldati semplici, gli insegnanti e gli scrittori: quei rappresentanti del popolo che l'elite non si fa problemi a sfruttare. Ovviamente, chi vuole può anche vederci un sottotesto politico nel racconto di Oesterheld e, considerato il tragico epilogo capitato allo scrittore, non avrebbe tutti i torti.
Sembra tuttavia che non possa esserci una vera soluzione a questa situazione: Juan Salvo combatterà, ma perderà sempre la sua famiglia e i suoi amici. E ancora. E ancora. E ancora. Il vero potere del cambiamento risiede nel raccontare le storie, nell'aprire le menti delle persone su un mondo a loro ignoto. Il potere della conoscenza. L'Eternauta è il recipiente di queste storie, Oesterheld invece ne è il messaggero.
Ma sarà questo sufficiente? Sarà possibile portare l'umanità a un nuovo livello, con questo potere che l'umanità spesso non sfrutta? Sarà possibile?

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