Sarà possibile? Con questo angosciante interrogativo, ripetuto più volte, si concludeva la prima storia de L'Eternauta. Un interrogativo che lo stesso sceneggiatore Héctor Germán Oesterheld si poneva, di fronte a un apparente ineluttabilità del destino che attendeva il genere umano. Passano molti anni, anzi, quasi due decenni, ma infine giunge la risposta a quell'interrogativo.
L'Eternauta: Il Ritorno (El Eternauta II) viene serializzato sulla rivista argentina Skorpio a partire dal 1976, per concludersi nel 1978, per un totale di poco più di duecento pagine. Gli autori sono gli stessi della prima storia: Oesterheld ai testi e Francisco Solano López ai disegni.
Nei due anni durante i quali la storia viene pubblicata, accadono eventi drammatici che cambiano per sempre lo scenario fumettistico e non solo.
Già da qualche tempo, infatti, Oesterheld e la sua famiglia si sono affiliati ai Monteneros (Movimiento Peronista Montonero), nel tentativo di combattere la dittatura militare di Jorge Videla. Come noto, purtroppo, sia Oesterheld che le sue figlie e i loro mariti vengono sequestrati dall'esercito di Videla e uccisi - con ogni probabilità - nel 1977. Oesterheld diviene un desaparecido e non si sa a tutt'oggi dove sia stato sepolto. Anche Solano López viene per breve tempo incarcerato ed è infine costretto a emigrare in Spagna.
Nel 1959 dell'Eternauta, lo sceneggiatore Germán vuole risolvere il mistero legato a Juan Salvo, dopo una strana visione di eventi futuri, ed entra in contatto con lui. All'improvviso, la casa dell'Eternauta viene trasportata in un lontano futuro, successivo al termine del conflitto tra i Loro e l'umanità.
Gli esseri umani sono ora divisi in due specie: i violenti Zarpo, al servizio dei Loro, e il Popolo delle Caverne, gli ultimi scampoli di umanità. L'arrivo sulla scena dell'Eternauta e di Germán cambia le carte in tavola del conflitto, anche perché Juan Salvo sta iniziando a sviluppare strani poteri.
Mentre l'Eternauta rappresentava un timore dell'autore verso una instabilità politica che esponeva l'Argentina all'attacco di forze esterne, L'Eternauta: Il Ritorno riflette invece le convinzioni di Oesterheld dell'epoca, di lotta contro un regime oppressore presente sul proprio territorio.
Per questo motivo Oesterheld non esita a mettersi in gioco in prima persona, apparendo come uno dei personaggi della storia e seguendo con fede quasi cieca Juan Salvo, che rappresenta l'incarnazione degli ideali dello scrittore. Un uomo perfetto, che non esita mai, che ha sempre un piano pronto per l'occasione. E che non ha paura a sacrificare delle persone per un cosiddetto più grande obiettivo.
Ma mai Oesterheld mette in dubbio ciò che fa o lo contesta, così come non contestava i metodi dei Monteneros.
In tal senso l'allegoria, mutuata da un romanzo di H.G. Wells, dei Zarpo e del Popolo delle Caverne è evidente. Gli Zarpo sono la gente asservita al potere, priva di un pensiero critico, le classi nobili che non si ribellano perché la situazione non li riguarda. Il Popolo delle Caverne, invece, rappresenta gli oppressi del popolo argentino, coloro che vivono nei bassifondi e la cui scomparsa non viene notata da nessuno.
L'Eternauta di questo racconto è di certo un personaggio diverso rispetto a quello della prima storia. Addirittura non esita a mettere in pericolo le vite di sua moglie e sua figlia pur di portare avanti la propria missione. C'è meno empatia rispetto alla prima storia perché la visione della vita e della società di Oesterheld in due decenni si è modificata.
Una visione che purtroppo non risulta molto gradita al regime militare. Pur non essendo questo fumetto la principale causa della cattura di Oesterheld, quanto piuttosto la sua lotta politica al fianco delle figlie, risulta di certo straniante leggere l'ultima opera di uno scrittore, un'opera di cui non è riuscito a vedere in vita l'epilogo della pubblicazione.
Anche per Solano López e la sua arte sono passati quasi due decenni e, se pure la prima storia per certi versi rimane qualcosa di insuperato per costruzione della tavola - nella sua concezione originaria, ovviamente - e dinamicità, questo seguito rappresenta un'evoluzione nella cura dei dettagli e nel delineamento dei vari personaggi.
Per quanto possa apparire incredibile, la scomparsa di Oesterheld non coincide con la scomparsa dell'Eternauta, che ha ancora in serbo altre avventure da vivere negli anni successivi.
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