lunedì 3 ottobre 2022

Prime Video Original 32: Tredici Vite


Il 23 giugno 2018, mentre gli occhi di tutto il mondo sono rivolti ai Mondiali di Calcio in Russia, dodici giovani calciatori thailandesi e il loro allenatore rimangono bloccati in una grotta che rimane improvvisamente allagata a seguito di una violenta pioggia monsonica.
Passano alcuni giorni senza che sia possibile riuscire a entrare in contatto coi dispersi, fino a quando John Volanthen e Rick Stanton, due esperti sommozzatori inglesi, riescono a ritrovare i ragazzi e il loro allenatore ancora vivi. Purtroppo non è possibile riportarli indietro poiché, essendosi spinti troppo in profondità ed essendo difficile anche per un sommozzatore esperto percorrere la caverna con l'acqua alta, si rischia un attacco di panico fatale.
Dopo aver contattato un loro collega sommozzatore, il medico australiano Richard Harris, i tre concepiscono un piano di salvataggio che ha dell'incredibile e comporta dei rischi, ma è effettivamente l'unico praticabile. Questo ha portato alla risoluzione della crisi?
Questo è un evento storico realmente accaduto, dunque la risposta è alla portata di tutti. La crisi di Tham Luang è inoltre divenuta oggetto di un film sceneggiato da William Nicholson e diretto da Ron Howard, Tredici Vite (Thirteen Lives), distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 5 agosto 2022.
Il film presenta, come è giusto che sia, un cast composto da attori di varie nazionalità. Viggo Mortensen interpreta Rick Stanton, Colin Farrell è John Volanthen, mentre Joel Edgerton è Richard Harris, oltre ovviamente a numerosi attori thailandesi dalla grande professionalità, soprattutto coloro che interpretano i dispersi e il governatore della città.
Ron Howard utilizza la tematica del film per parlare di un argomento a lui caro, ovvero di come l'alleanza tra persone di diversa estrazione sociale sia in grado di sconfiggere qualsiasi avversità (come visto ad esempio in  Fuoco Assassino o Apollo 13).
Ovviamente l'evento storico in sé - che pure presentava una notevole situazione di tensione e una storia interessante - riceve la necessaria hollywoodizzazione, alimentando le tematiche dell'amicizia, del rispetto e della collaborazione tra i popoli, ma senza distaccarsi troppo dagli eventi reali.
Curiosa e ben assortita la dicotomia tra Viggo Mortensen e Colin Farrell: il primo è un personaggio molto pragmatico, quasi cinico, che però tiene a ciò che fa, mentre il secondo interpreta un personaggio più positivo, ottimista, ma che soffre anche il peso della responsabilità che grava sulle sue spalle.
Abbastanza coraggiosa la scelta, in quello che pure è un film multiculturale, di rispettare la storia fino in fondo e, quindi, di non rendere eroe o protagonista nemmeno un americano, cosa non così scontata di questi tempi.

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