martedì 25 ottobre 2022

Fabolous Stack of Comics: La Sensazionale She-Hulk


She-Hulk esordisce nel 1980 in una serie regolare a lei dedicata, Savage She-Hulk, il cui primo numero viene scritto addirittura da Stan Lee e realizzato graficamente nientemeno che da John Buscema. Dopo essere stata affidata ad altri autori, la testata termina col venticinquesimo numero nel 1982.
Non si tratta però della fine per She-Hulk, anzi, che trova nuova linfa narrativa vitale prima negli Avengers e successivamente nei Fantastici Quattro, di cui diventa una componente storica grazie a John Byrne. L'autore si affeziona molto a questo personaggio e così, nel 1985, le dedica una graphic novel, The Sensational She-Hulk.
Mentre sta cercando di passare una serata romantica insieme al suo amato Wyatt Wingfoot, She-Hulk viene attaccata dai Mandroidi dello SHIELD, in quanto l'agenzia governativa ritiene che possa divenire una minaccia come accaduto a suo cugino Hulk, di recente esiliato in un'altra dimensione.
She-Hulk viene trasportata sull'elivelivolo SHIELD e tenuta in isolamento, ma la sua maggiore preoccupazione è altrove. Qualcun altro si è infiltrato sull'elivelivolo, un essere misterioso che è alla ricerca di She-Hulk per imperscrutabili motivi. Ma prima di poterlo affrontare, la Gigantessa di Giada dovrà trovare un modo per liberarsi dalla prigionia.
Quando non crea personaggi propri, uno sceneggiatore di fumetti ha due possibilità davanti a sé: prendere dei personaggi rinomati e storici e cercare di dare loro nuova linfa, oppure riportare sulla scena un personaggio poco noto e dargli quella fama che fino a quel momento è mancata.
John Byrne si è dimostrato in grado di fare entrambe le cose. Quando decide di far entrare She-Hulk nei Fantastici Quattro, infatti, sta sceneggiando da alcuni anni e con successo le avventure del celebre Quartetto.
Dopo Guerre Segrete, tuttavia, Byrne riprende un personaggio apparso solo in una manciata di storie e ritratto nulla più che come una sorta di clone femminile di Hulk, dandole una nuova personalità e una propria identità che sarà mantenuta nel tempo.
Quindi niente trame alla She-Hulk Spacca, bensì una supereroina fiera della propria identità e del proprio aspetto, che si sente realizzata più così che non quando è nella sua identità umana di Jennifer Walters (e anche un po' ninfomane, ma ehi... erano gli anni '80!). Tale caratteristica diviene preminente proprio in questa graphic novel, col cui epilogo Byrne sancisce un nuovo status per She-Hulk.
Per l'autore non ci sono dubbi: quello che esisteva prima che lui se ne occupasse era un personaggio inesistente e insignificante (nella sua megalomania c'era un fondo di verità), che deve subito cambiare pelle e percorrere nuove strade.
John Byrne non ha il tempo tuttavia di sviluppare subito queste novità da lui introdotte, in quanto nel 1986 riprende un altro personaggio creato da altri, Superman, per ridargli lustro. Ma il suo apporto a She-Hulk avrà modo di continuare qualche tempo dopo.

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