lunedì 17 ottobre 2022

Prime Video Original 34: Il Bar delle Grandi Speranze


Nel 2005 viene pubblicato Il Bar delle Grandi Speranze (The Tender Bar), un libro autobiografico scritto dal giornalista John Joseph Moehringer, in cui ripercorre tappe fondamentali della propria vita, da quando era bambino fino all'età adolescenziale e oltre, quando inizia a pubblicare i suoi primi articoli sui quotidiani.
L'opera viene poi opzionata da George Clooney, il quale ne dirige un adattamento cinematografico, sceneggiato da William Monahan, che viene distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 7 gennaio 2022.
Nel film J.R. Moehringer ha le fattezze di Tye Sheridan, ma vi è un cast di tutto rispetto che comprende tra gli altri Ben Affleck nel ruolo dello zio del protagonista e Christopher Lloyd nella parte del nonno.
La storia ha inizio quando, insieme a sua madre, J.R. Moehringer si trasferisce nella casa di famiglia dopo che la donna ha divorziato in malo modo da suo marito, un apprezzato deejay radiofonico. Assisteremo poi alla crescita fisica e interiore del protagonista e alcuni eventi fondamentali avverranno nel bar da cui deriva il titolo del film, The Dickens (scrittore di Grandi Speranze, appunto). Fino a un inevitabile e meritato riscatto.
Questa è una classica storia di formazione, che procede su binari lineari e si incentra su una persona contro cui il destino sembra accanirsi sin da quando è in tenera età. Il protagonista cerca tuttavia di opporsi a tale destino da un lato circondandosi dell'amore della propria famiglia, escluso quello di un padre assente, e dall'altro leggendo libri su libri. Diventando così un uomo, una persona completa grazie alla cultura.
Tuttavia in alcuni punti questa biografia sembra mancare un po' di mordente. Pur riflettendo la vita di una persona realmente esistente, il protagonista in alcuni momenti sembra compiere certe scelte perché questo è ciò che richiede la storia per consentire il proseguimento del suo processo di maturazione e, se lui e i suoi familiari risultano ben approfonditi, d'altro canto alcuni comprimari che ruotano attorno a questo mondo - l'eterno interesse amoroso del ragazzo, il suo più caro amico - appaiono invece come fantasmi narrativi non sviluppati in maniera adeguata.
Ci troviamo dunque di fronte a un prodotto ordinario, che sì merita la visione in quanto comunque è stato ben confezionato, ma che dopo qualche tempo rischia di essere dimenticato. O forse abbiamo fatto indigestione di biopic in questi ultimi anni e ormai abbiamo capito certi trucchi.

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