In Terapia D'Urto, il pacato protagonista interpretato da Adam Sandler si ribella infine alle angherie subite per una vita intera, cosicché la sua "gestione della rabbia" viene affidata a un esperto del comportamento interpretato da Jack Nicholson.
La pellicola di cui parliamo è in realtà l'adattamento italiano di un film cileno del 2016, Sin Filtro, ma vi ho trovato echi di questo piccolo gioiello anche. Si tratta di Cambio Tutto! (ogni tanto un film italiano fa capolino in questa rubrica), diretto da Guido Chiesa, sceneggiato da Guido Chiesa, Giovanni Bognetti e Nicoletta Micheli e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 18 giugno 2020 dopo una mancata distribuzione cinematografica dovuta a, diciamolo tutti in coro, l'epidemia di COVID-19.
Giulia Santini (Valentina Lodovini) è una quarantenne che vive un'esistenza stressante, tra episodi di catcalling dei vicini, non adeguato riconoscimento sul posto di lavoro a favore di colleghi uomini o donne più giovani di lei e una convivenza con un marito che pensa solo a dipingere lasciando a lei tutte le incombenze domestiche. Questo non le fa notare le avances di un suo ex, Ottavio (Libero De Rienzo), il quale in realtà sta per sposarsi con un'altra donna.
Un giorno, dopo l'ennesimo episodio di indifferenza, Giulia ha un crollo nervoso e decide di rivolgersi a un "counselor olistico", Steve Bianconi (Neri Marcorè), che la indirizzerà lungo una nuova strada per ritrovare sé stessa dove rischierà però di commettere nuovi errori.
Ancora una volta, dopo Addio al Nubilato, la storia si incentra sulla Generazione Y, su quei quarantenni che hanno vissuto un presunto periodo d'oro (gli anni '80 e '90 del ventesimo secolo), i quali hanno difficoltà a trovare un proprio posto nella società odierna.
Stavolta, però, diversamente dal film sopra citato, non vi sono veri e propri aspetti drammatici che vengono sottolineati (pur considerando che i temi principali sono l'ansia e la nevrosi) e la pellicola rispetta quei classici toni da commedia italiana - con qualche scurrilità, seppur nessuna davvero gratuita - degli ultimi anni. Quindi ci sono alcune battute e situazioni che, se non avete aspettative troppo alte, vi piaceranno.
E ancora una volta il focus è su un personaggio femminile che deve conquistare una propria indipendenza e dei propri spazi senza dover dipendere a tutti i costi dagli uomini. Brava in tal senso l'attrice protagonista a destreggiarsi tra i vari stati emotivi che il suo personaggio affronta nel corso della storia.
E, seppur sempre sotto forma di commedia, il film parla senza troppi problemi, seppur forse con qualche moralismo di troppo e ipersemplificazione, di temi quali l'incomunicabilità tra la Generazione Y e La Generazione Z, le violenze verbali ai danni delle donne e le disparità sul luogo di lavoro tra maschi e femmine.
Un film nella media che comunque merita una visione.
Nessun commento:
Posta un commento