Dopo il primo, incerto tentativo con ARQ, ritorna la fantascienza su Netflix grazie a Spectral, film diretto da Nic Mathieu, scritto dallo stesso Mathieu insieme a Ian Fried e George Nolfi e distribuito a partire dal 9 dicembre 2016.
Lo scienziato Mark Clyne (James Badge Dale) viene inviato in Moldavia per assistere l'esercito americano, per conto del quale ha ideato degli occhiali speciali. Tramite uno di questi, è stato catturato un insolito evento, l'apparizione di un essere spettrale che ha ucciso un soldato.
Indagando insieme a un'agente della CIA, Fran Madison (Emily Mortimer), e a un team della Delta Force capeggiato dal maggiore Sessions (Max Martini), Clyne scopre un'incredibile verità su un conflitto che sta affliggendo la popolazione del paese e le sue vittime e che può cambiare le carte in tavola nel contesto delle armi militari.
Alla prima visione di questa pellicola, sono rimasto colpito dalla resa delle ambientazioni e degli effetti speciali, di ben altro livello se paragonati a queste prime produzioni Netflix, ma l'arcano è stato presto scoperto.
Spectral è infatti stato girato nel 2014 ed è una produzione della Legendary Pictures (quella degli ultimi film di Godzilla, per intenderci) che doveva essere in origine distribuita nei cinema dalla Universal, la quale però infine vi ha rinunciato, vendendo i diritti della pellicola a Netflix.
Con ogni probabilità sarebbero stati necessari alcuni reshoot che la Universal non voleva fare, per approfondire alcuni personaggi, che invece in questo caso rimangono fissati in caratteristiche sicure e consolidate (lo scienziato con tutte le soluzioni a portata di mano, l'esercito americano invincibile), e del loro background si apprende davvero poco.
La trama è invece fantascienza allo stato puro: prende un elemento classico della narrativa gotica, quali sono gli spettri, inserendolo in un contesto del tutto particolare come quello di un paese in una situazione post-bellica e gli affibbia una spiegazione (fanta)scientifica che apre un interessante scenario narrativo.
La premessa, dunque, per quanto ovviamente poi estremizzata per ragioni narrative e confezionata per un pubblico generalista, ha una solida base scientifica che spingerà i più curiosi a volerne sapere di più.
Nel complesso è un film che segue certe regole classiche e ritmi dei film d'azione, quindi in certi momenti intuirete esattamente cosa sta per accadere, ma questo non costituisce un difetto nel contesto generale.
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