martedì 2 novembre 2021

Fabolous Stack of Comics: Eroi In Crisi


Se esiste una parola da poter associare al DC Universe, questa è di sicuro "Crisi". Poiché di crisi gli eroi DC ne hanno affrontate tantissime nel corso di questi decenni, a partire dal 1963 e Crisi su Terra Uno. Fino a giungere nel 1985 alla madre di tutte le Crisi, Crisi Sulle Terre Infinite.
Vi è, tuttavia, un altro tipo di crisi che spesso gli eroi devono affrontare ed è quella interiore, quella per cui devono combattere i propri turbamenti e venire a patti con le loro azioni. In tal senso, la storia più illuminante è Crisi di Identità (Identity Crisis), di Brad Meltzer, che mette in contrasto con abilità due differenti visioni su come trattare i supercriminali da parte degli eroi.
Eroi In Crisi (Heroes In Crisis), miniserie di nove numeri pubblicata tra il 2018 e il 2019, scritta da Tom King e disegnata da Clay Mann, Mitch Gerads, Travis Moore, Lee Weeks e Jorge Fornes, descrive un'altra di queste crisi interiori e stavolta i supercriminali non c'entrano nulla. Chi non ha letto questa storia non vada oltre questo punto, poiché viene rivelato un particolare importante.
Dove vanno gli eroi della DC Comics quando cercano sollievo dalle ferite fisiche e psicologiche di una battaglia? Presso il Rifugio, una struttura segreta e fortemente voluta dalla Trinità degli eroi DC, in particolar modo Superman. Qui gli eroi possono confessare ogni cosa: vi sono solo robot concepiti con tecnologia kryptoniana e nessuna traccia delle loro registrazioni rimane in maniera permanente.
O così almeno si pensa. Un drammatico evento ha luogo presso il Rifugio e molti superesseri, tra cui anche Arsenal, rimangono uccisi. I sospetti convergono su due persone: Harley Quinn e Booster Gold, ovvero gli unici sopravvissuti. Entrambi ritengono l'altro responsabile di quanto accaduto e, come se non bastasse, il segreto dell'esistenza del Santuario viene rivelato alla stampa, costringendo gli eroi a mettere in discussione il loro stesso ruolo.
Questa non è un'opera semplice e non è una storia del tutto rassicurante, tutt'altro, direi, pur concludendosi su una nota in apparenza lieta. Nel magico mondo dei supereroi, tutto prima o poi torna al punto di partenza: ci può essere la più drammatica delle battaglie con vittime e feriti, ma in ultimo l'eroe trionfa, rimette le cose a posto, festeggia e rimane in attesa della prossima battaglia. E il ciclo si ripete.
Ma nel mezzo cosa c'è? Tom King riempie questo vuoto, con un'affermazione semplice ma non così scontata: le cicatrici che gli eroi portano con sé rimangono e prima o poi rischiano di esplodere, come accade in questa miniserie.
Perché a volte non si ritorna esattamente al punto di partenza, come è accaduto a Wally West: ritornato in Universo DC: Rinascita, ha scoperto che sua moglie Linda non si ricorda di lui e che i suoi due figli - a causa del reset operato dal Dr. Manhattan - non esistono più. Questo è molto più di un trauma psicologico, è un lutto che nessuno è capace davvero di affrontare.
Wally è come uno di quei soldati che torna da una guerra e trova il suo mondo cambiato (magari degli amici si sono trasferiti, la compagna lo ha lasciato e ha preso con sé i figli), costringendolo dunque a doversi riadattare a una società che non riconosce più. I traumi dei soldati sono un argomento che lo sceneggiatore ben conosce, avendoli vissuti sul campo.
Il Wally West del DC Universe pre-reset fatica a trovare un posto nel DC Universe post-reset e si ritiene così un elemento estraneo. Per quanto Wally West sia una persona forte, anche lui ha un limite. Un limite che infine viene oltrepassato. Wally è l'indubbio protagonista di questa storia, più di Harley Quinn e Booster Gold, che non riescono a rubargli la scena, anche quando lui è assente.
Mi ha un po' sorpreso, invece, il ruolo della Trinità, che sembra dover avere un ruolo centrale, ma a metà circa (di certo una scelta voluta, per concentrarsi di più sugli altri personaggi di modo tale che non rimangano in secondo piano) scompare per non apparire più.
Toccanti, inoltre, le descrizioni dei personaggi minori del DC Universe, come l'Uomo Tatuato, Gnarkk (un uomo preistorico che cita i poeti inglesi, meraviglioso) e Solstizio.
Non so se possiamo definire questa storia un capolavoro, forse è invero un termine eccessivo. Di certo è una storia particolare, unica nel suo genere, che non ha paura di affondare il dito nella piaga. La piaga dei superesseri.

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