mercoledì 9 dicembre 2020

A scuola di cinema: Vacanze di Natale (1983)

1959: Esce nei cinema italiani il film diretto da Camillo Mastrocinque Vacanze d'Inverno. Interpretata tra gli altri da Alberto Sordi e Vittorio De Sica, si tratta di una pellicola corale dove agiscono e interagiscono svariati personaggi. Tra questi il Ragionier Moretti che, insieme a sua figlia, dopo aver vinto un concorso, si reca in vacanza a Cortina d'Ampezzo, dove si innamora della contessa Parioli, dilapidando buona parte dei suoi averi. E anche Maurizio, portiere di un albergo, e sua figlia Vera, la quale viene circuita dal marito della contessa.
Tra gli spettatori di questo film, vi sono anche i due figli di un celebre regista, Steno, di nome Carlo Vanzina ed Enrico Vanzina. I due fratelli trarranno ispirazione da questa pellicola svariati anni dopo, per dare vita a uno dei più celebri film della commedia italiana, nonché antesignano di un intero genere cinematografico.


1983: Il grande successo di Sapore di Mare lascia dietro di sé alcuni strascichi imprevisti. I fratelli Carlo Vanzina ed Enrico Vanzina non hanno infatti gradito le eccessive ingerenze dei produttori Pio Angeletti e Adriano De Micheli della International Dean Film, i quali fino all'ultimo hanno quasi impedito che la pellicola si realizzasse e hanno cercato di bloccare il casting di alcuni attori, questo senza forse contare un adeguato riscontro anche in termini economici.
Per questo motivo i due fratelli accettano ben volentieri la proposta di Aurelio De Laurentiis della Filmauro, il quale li contatta dopo poco dopo la prima del film, proponendo loro di replicare l'idea della pellicola a sfondo vacanziero, solo stavolta ambientata durante il periodo invernale.
L'idea, semplice nella sua forma ma a quel tempo inedita per il mercato italiano, è che gli eventi del film si svolgano nella stessa cornice temporale in cui esso verrà distribuito nelle sale cinematografiche, appunto nel periodo compreso tra poco prima di Natale e poco dopo Capodanno, dando così al pubblico la sensazione illusoria che stia vedendo una pellicola basata su eventi attuali.
I due fratelli ideano in breve tempo una sceneggiatura a quattro mani basandosi sul film di Camillo Mastrocinque, ma ambientandola nel presente, come richiesto dalla produzione, con ritratti delle diverse classi sociali dell'epoca.
Quando si sparge la notizia della produzione di questa pellicola, la International Dean Film mette subito in cantiere un sequel di Sapore di Mare, affidando il progetto all'aiuto regista di Carlo Vanzina, Bruno Cortini. Per ironia del destino, poiché in questo sequel vengono utilizzate scene riciclate o scartate del primo film, i fratelli Vanzina vengono accreditati come co-sceneggiatori.
La Filmauro riesce ad assicurarsi la presenza esclusiva dei due attori più apprezzati di Sapore di Mare, ovvero Jerry Calà e Christian De Sica, figlio quest'ultimo di quel Vittorio De Sica che era stato tra i protagonisti di Vacanze d'Inverno. L'attore romano è ancora in cerca di una consacrazione definitiva, visto che dal successo di Sapore di Mare ha ottenuto poco in termini economici, seppur per sua scelta.
Altri attori quali Karina Huff invece riescono a barcamenarsi, riuscendo a partecipare alle riprese sia del sequel di Sapore di Mare che della pellicola di Natale.
Le riprese si svolgono, chiaramente, a Cortina d'Ampezzo, in un arco di tempo di tre settimane nel mese di settembre del 1983, in particolar modo presso l'Hotel Cristallo, l'Hotel Fanes e il Vip Club in Corso Italia. In quest'ultimo locale viene creato il set del piano bar. Per questo, i fratelli Vanzina si ispirano al Jackie O', un locale di Roma da loro frequentato e da cui scelgono i pezzi più richiesti per riportarli nel loro film.
Il problema più immediato che si deve affrontare è che ci si trova alla fine dell'estate e di neve sulle montagne di Cortina d'Ampezzo praticamente non vi è traccia, anzi, sulle distese è ben visibile l'erba verde dei campi.
In un'epoca ancora senza effetti speciali al computer a disposizione, per rimediare alla situazione, per le inquadrature più ravvicinate si cospargono i campi di una schiuma bianca che simula l'illusione della neve, mentre per i campi lunghi si copre il terreno con delle lenzuola bianche prese in prestito dai vari hotel della zona. Infine, per fingere che ci sia neve anche sui davanzali delle case, viene comprata nelle farmacie una gran quantità di cotone idrofilo, la quale viene piazzata in maniera strategica.
Pur dovendo, per motivi di budget, lavorare con una tempistica ristretta, l'atmosfera sul set tra i componenti della troupe è rilassata, in quanto i registi e gli attori sia principali che secondari si conoscono da anni e sono amici. Tanto che in più di un'occasione, Carlo Vanzina consente ad alcuni di loro, tra cui Guido Nicheli e Mario Brega, di improvvisare delle battute, le quali non vengono tagliate.
A riprese concluse, vi è una prima proiezione del montaggio finale riservata, oltre che ai due fratelli Vanzina, ad Aurelio De Laurentiis, suo figlio Luigi e Christian De Sica. A quanto sembra, Luigi De Laurentiis non rimane molto soddisfatto del risultato finale ed è certo che nessuno andrà a vedere il film. Per tutta risposta, i fratelli Vanzina ribattono che se ne riparlerà il 6 gennaio.
Mentre Sapore di Mare 2 - Un Anno Dopo esce a inizio dicembre, non riuscendo forse inevitabilmente a replicare il successo originario, Vacanze di Natale viene distribuito nei cinema italiani a partire dal 23 dicembre 1983. Quando in una sala di Roma Christian De Sica sente il pubblico ridere si volta verso sua moglie e le dice che il tempo di ristrettezze economiche è finito. La pellicola arriva infine a incassare quasi 3 miliardi di lire, un risultato tra i migliori di quell'annata.
Può sembrare strano, ma in un primo momento non si capitalizza subito su questo particolare "format cinematografico". Certo, negli anni successivi escono altre pellicole durante il periodo delle festività, ma nessuna di loro ritorna sul tema del film corale ambientato in un luogo di vacanza durante il Natale. Infatti, prima che esca un nuovo Vacanze di Natale, passano ben sette anni, solo che stavolta non saranno i fratelli Vanzina a occuparsene... ma questa è un'altra storia.

7 commenti:

  1. Per me un piccolo gioiello (ovviamente, nel suo campo e coi limiti del caso).
    Si percepisce la derivazione dalla commedia, e lo stesso film sembra voler raccogliere una vecchia eredità, con attori old school (Brega) ma lanciare anche la nuova progenie... Insomma, riuscitissimo.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E, aggiungo, lontanissimo dallo "slapstick" degli ultimi... chissà come mai.

      Elimina
    2. Assolutamente.
      Tutt'altro tipo di commedia, la stessa di Vacanze in America dell'anno seguente.
      Era un altro modo di intendere il genere, senza rutti e il resto.

      Moz-

      Elimina
  2. "Ursus ma li mortacci tua pure qua stai??" Battuta (senza senso!) improvvisata da Brega e tenuta dai registi.. Mario Brega era così, già Verdone racconta che improvvisava cose divertenti che venivano fuori chissà da dove

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come pure "Alboreto is nothing!" di Nicheli e, stando a Calà, "Non sono bello, piaccio".

      Elimina
  3. L'alfa e l'omega di quello che poi è diventato la pesta nera di un genere. Mi ricordo benissimo Sordi e forse Ornella Muti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rivedendolo, ho notato come ci fosse anche un sottofondo di malinconia, seppur leggero... oggi sarebbe impossibile.

      Elimina