Nel 2011 viene pubblicato dalla Newton Compton il romanzo, scritto da Andrea Frediani, Marathon, incentrato sulla battaglia di Maratona e su una visione alternativa degli eventi storici attorno a quel conflitto, in particolar modo della celebre corsa del corridore che annunciò la vittoria ai cittadini di Atene.
Nel 2017 sempre la Newton Compton inaugura una propria linea editoriale dedicata ai fumetti, Newton Comics, e Marathon è il primo romanzo che viene adattato per questo nuovo medium. La sceneggiatura e l'adattamento sono opera di Lucio Perrimezzi, mentre la parte grafica è affidata a Massimiliano Veltri che - sarà il tema, sarà il fatto che ci sono i Persiani - ha dato in alcune tavole un piccolo omaggio a 300 di Frank Miller... almeno, se non ho avuto le allucinazioni.
Le cronache degli storici del tempo sono contradditorie rispetto alla battaglia di Maratona, soprattutto su quella famosa corsa che assume più i toni di una leggenda. Secondo alcuni a compierla fu un certo Filippide, mentre altre fonti riportano il nome di Tersippo o Eucle. La soluzione narrativa adottata da Frediani è che in realtà non sia stato solo un uomo a percorrere il tragitto da Maratona ad Atene, bensì tre soldati. Ovvero Filippide, Tersippo ed Eucle, amici tra loro, che si sono sfidati per conquistare il cuore di Ismene, figlia del reggente di Atene Ippia.
Tuttavia questa corsa si rivelerà qualcosa di più per i tre soldati, qualcosa che metterà a nudo le loro anime e le loro colpe, fino a che rimarrà un vincitore finale... oppure tre persone sconfitte.
Non è mai semplice per uno sceneggiatore adattare una storia scritta da qualcun altro e per un medium del tutto diverso da quello originario. In questo caso, il lavoro effettuato da Lucio Perrimezzi è ben realizzato, poiché è riuscito a trasferire su "vignetta" i pensieri, le emozioni e i dubbi dei quattro protagonisti del romanzo (oltre ai tre corridori, vi è anche il drammaturgo e storico Eschilo) e rendere appassionanti le scene di battaglia, grazie alla collaborazione con Veltri.
L'albo si incentra in particolar modo sui temi dell'onore e dell'amicizia, su quanto una persona sia disposta a tradire i propri ideali e financo gli amici che sono al suo fianco da una vita intera, pur di raggiungere una gloria effimera, che per ognuno si concretizza in qualcosa di diverso.
Massimiliano Veltri realizza matite "sporche", come sporca è la guerra, alla Sean Gordon Murphy. I tocchi di inchiostro che a volte appaiono sembrano macchie di sangue nero, simboli della follia che coglie gli uomini nel fervore della battaglia, eppur vittime di poteri e persone che non vedranno mai in vita loro.
A meno di mie sviste, la Newton Comics ha prodotto almeno un altro fumetto oltre a questo: vedremo se prima o poi capiterà sotto le nostre avide mani.
Oddio non ne sapevo niente.
RispondiEliminaNon so, anche fidandomi di quel che dici, sai che operazioni del genere mi sembrano sempre un po' sfigate? Non chiedermi il perché...
Moz-
Ah sì, il rischio è sempre dietro l'angolo, bisogna ammetterlo: è difficile condensare oltre 300 pagine di un romanzo in decisamente meno pagine di un fumetto, qualcosa devi tagliare per forza. Qui viene fatto abbastanza bene, per me.
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