lunedì 12 settembre 2022

Fabolous Stack of Comics: Erinni II


Al termine della prima maxiserie incentrata su Erinni, la serial killer Eleanore Glenn - dopo una lunga e tormentata caccia - era stata catturata dalla detective Magdalene Wellman, che l'aveva già conosciuta anni prima a Eleusi durante un rito di fertilità, ed era stata internata in un istituto psichiatrico.
Da questo punto prende il via la nuova storyline, ambientata pochi mesi dopo, intitolata Erinni II, pubblicata tra il 1999 e il 2002 per un totale di dodici capitoli, sceneggiata da Ade Capone e disegnata da Michele Cropera, la prima opera professionale per questo artista.
Anche se Eleanore Glenn si trova senza ombra di dubbio in stato di detenzione, gli omicidi su persone che commettono reati a sfondo sessuale continuano e aumentano nel loro essere macabri. Magdalene Wellman, la quale ha perso ogni forma di empatia dopo gli eventi della prima storia, intuisce che dietro questi nuovi assassinii potrebbe esservi un copycat sobillato in qualche modo da Erinni dall'istituto psichiatrico.
Con l'aiuto di una nuova recluta con cui entra subito in sintonia, l'agente Delay, la detective di Chicago si imbarca in questa nuova, pericolosa indagine durante la quale dovrà anche venire a patti coi propri demoni interiori e cercare di trovare un senso alla sua vuota esistenza.
Questa seconda parte viene concepita proprio come un naturale e immediato prosieguo del primo capitolo. Buona parte dei personaggi della prima storia fanno il loro ritorno e sono introdotti nuovi comprimari, anche se l'ambientazione viene spostata (da New York a Chicago).
La presenza sulla scena di Erinni aumenta col progredire del suo ruolo nella vicenda, seppur abbastanza intuibile a un certo punto, portando dunque questa storia a non sviluppare più di tanto la trama già iniziata in precedenza: in ultima analisi è un nuovo scontro di volontà e perversione tra lei e Magdalene Wellman, le quali rimangono protagoniste assolute, con sfortunati altri comprimari presi nel mezzo.
Soprattutto la drammatica motivazione, rivelata verso la fine della prima storia, che porta Erinni a uccidere qui viene in parte annullata, tramutando la donna praticamente in una malvagia e spietata serial killer come tante e, a mio avviso, riducendo in parte il suo fascino come personaggio negativo.
La prima storia aveva una componente investigativa ben presente - nonostante la rivelazione sull'identità di Erinni venisse subito detta - mentre in questo caso invece si è più proiettati verso atmosfere macabre e psicologiche di natura tetra, rendendo il tutto una sorta di fumetto horror.
Alla fine si lascia spazio per un eventuale seguito ma, con la scomparsa di Ade Capone, una cosa simile appare molto incerta: è davvero difficile in certi casi raccogliere una così ingombrante eredità narrativa.

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