giovedì 8 settembre 2022

Fabolous Stack of Comics: Question - Le Morti di Vic Sage


Question è un personaggio ideato da Steve Ditko nel 1967 per la casa editrice Charlton Comics, che rifletteva in parte le peculiari convinzioni filosofiche dell'autore basate sull'oggettivismo di Ayn Rand. Dopo essere comparso in poche storie, Question riceve un insolito revival quando Alan Moore scrive Watchmen, il cui personaggio Rorschach in origine doveva essere proprio l'eroe ideato da Steve Ditko e di cui conserva alcune caratteristiche.
Questo fa sì che Question ottenga la sua prima serie regolare nel 1987, sceneggiata da Dennis O'Neil e disegnata in buona parte da Denys Cowan. Una serie che diviene di ispirazione per la miniserie in quattro numeri pubblicata nel 2020 Le Morti di Vic Sage (The Deaths of Vic Sage), che funge anche da dovuto omaggio a Dennis O'Neil, scomparso in quello stesso anno. La sceneggiatura è di Jeff Lemire, mentre la parte grafica è affidata a Denys Cowan e Bill Sienkiewicz.
Hub City, la città dove vive Question nella sua doppia identità di Vic Sage, reporter televisivo, sta precipitando sempre più nella violenza e nel caos, a causa dell'incompetenza e della corruzione del sindaco Wesley Fermin e degli uomini di sua fiducia.
Quando un poliziotto uccide un afroamericano a un posto di blocco, in poco tempo si scatenano risse per strada ed episodi di distruzione incontrollata.
Ma Question non è lì a fermarli, qualcos'altro lo sta chiamando: visioni di epoche passate, di altre vite e di un male che sembra non dover aver mai fine. Con l'aiuto di Richard Dragon, Vic Sage intraprende un viaggio lungo il tempo e lo spazio da cui potrebbe non fare più ritorno e che gli consentirebbe di eliminare una volta per tutte da Hub City le radici del male.
Per quanto possa sembrare tale, a una prima lettura, questa miniserie non è necessariamente un'analisi della società americana sotto la presidenza di Donald Trump. O un'allegoria delle vicende che hanno coinvolto alcuni agenti della polizia e la loro brutalità. Seppur l'evento scatenante sia l'uccisione da parte di un poliziotto di un afroamericano, la storia è stata scritta prima dell'omicidio di George Floyd.
Jeff Lemire, da abile sceneggiatore, è riuscito a cogliere malumori e situazioni già ben presenti nella società e li ha usati come background per analizzare quali sono le ragioni per cui l'uomo è spinto a seguire il male e ne rimane affascinato, nonostante quasi tutti (comprese soprattutto le persone che stanno al potere) dichiarino di volere il bene.
Come intuibile, il viaggio nel passato di Question diviene al tempo stesso un viaggio nella psiche di Vic Sage, un uomo che come Rorschach soffre di sdoppiamento di personalità e fatica a trovare una propria identità. Un uomo che vede solo il bianco e il nero, non immaginando che in questo mondo complicato esistono infiniti toni di grigio.
Question, motivato ad agire da una filosofia oggettivista che non ha più ragione di esistere, è convinto di poter eliminare il male assoluto, senza comprendere che dentro ogni essere umano convivono sia il bene che il male ed è l'equilibrio tra questi due elementi che definisce ciò che siamo.
L'epilogo del viaggio di Question porterà con sé o un uomo del tutto rinato o una persona che ha ormai perduto ogni certezza, ma la sua battaglia sarà ben lungi dall'essere conclusa.

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