giovedì 30 dicembre 2021

Prime Video Original 3: Sempre Amici


Sapete come si comportano a volte certi produttori e cineasti americani. Vedono un film francese (tranquilli, a volte anche una pellicola italiana), lo apprezzano e decidono di punto in bianco di farne un adattamento... ma traslandolo nella loro cultura - abbastanza diversa da quella francofona - e per il loro pubblico di riferimento.
Gli esempi sono tanti, ma qui mi limito a citare solo Tre Scapoli e un Bebè (3 Men and a Baby), remake americanissimo del film francesissimo Tre Uomini e una Culla.
Nel 2011 esce il film Quasi Amici (Intouchables), con Omay Sy e Francois Cluzet, basato sulla storia vera riguardante l'amicizia tra Philippe Pozzo di Borgo e Abdel Yasmin Sellou, assolutamente da vedere qualora fosse una vostra lacuna.
Il produttore americano in questione che si innamora di questa pellicola è Harvey Weinstein, il quale tramite la sua compagnia ne produce nel 2017 un remake, Sempre Amici (The Upside), diretto da Neil Burger e scritto da Jon Hartmere basandosi sullo script originario di Olivier Nakache ed Éric Toledano.
Dopo qualche apparizione in un paio di festival cinematografici, il film scompare dai radar a causa delle accuse per molestie sessuali contro Harvey Weinstein e, dopo una rapida incursione in alcuni cinema americani e canadesi, viene distribuito su Prime Video il 18 aprile 2019.
Chi ha visto Quasi Amici già conoscerà la trama. L'ex detenuto Dell Scott (Kevin Hart), per non perdere la libertà vigilata, accetta un lavoro come badante e assistente personale del milionario Philip Lacasse (Bryan Cranston), rimasto paralizzato dalla vita in giù a seguito di un incidente col deltaplano, nonostante le obiezioni della sua segretaria Yvonne Pendleton (Nicole Kidman).
Col tempo, Dell e Philip stringono un forte rapporto di amicizia, che li riavvicinerà e aiuterà in maniera vicendevole anche quando Dell smetterà di fare da badante a Philip per cercare una propria strada personale.
Rimane sempre strano vedere un film che hai già ammirato in una precedente incarnazione, se così la possiamo definire, e ritrovare scene che sai già come si svolgeranno, scene che a volte riprendono anche le stesse inquadrature del prodotto originario.
Al tempo stesso, però, qualcosa viene cambiato. Delle caratterizzazioni leggermente differenti, qualche scena che viene modificata o che non viene presentata. Più in generale l'atmosfera.
Quel fatalismo, quel retrogusto amaro presente nel film francese - che comunque ha un lieto fine - nel remake americano viene di molto smorzato, poiché si vuole rappresentata la società americana in maniera diversa.
Ecco dunque Dell e Philip divenire due insoliti eroi che trovano un riscatto dall'amaro destino che li aveva messi con le spalle al muro e una nuova strada da seguire. Il remake americano vuole a tutti i costi portarci a provare empatia per loro, mentre il film francese si concentra di più sul rapporto tra i due uomini.
Kevin Hart e Bryan Cranston fanno in ogni caso un buon lavoro, poiché a mio parere non cercano di ricreare le interpretazioni di Omar Sy e Francois Cluzet, ma utilizzano il loro mestiere per portare sullo schermo due personaggi che - pur basati sulle controparti francesi - risultano avere una vita propria e una personalità indipendente.
Anche in questo caso, comunque, la Francia ha prevalso.

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