lunedì 24 maggio 2021

Fabolous Stack of Comics: Infinity Countdown


Le Gemme dell'Infinito sono gli artefatti più potenti del Marvel Universe. Presenti sin dagli anni '70 del ventesimo secolo, sono divenuti elementi narrativi fondamentali a partire da La Guerra dell'Infinito (Infinity War), non il film ovviamente.
Da quel momento in poi, le Gemme sono state ricercate e contese, più che altro da Thanos, in vari momenti, vista la loro capacità di influire sulla realtà e il tempo stesso. E continuano a essere contese, come accade nella miniserie di cinque numeri pubblicata nel 2018 (correlata da numerosi one-shot paralleli) Infinity Countdown, sceneggiata da Gerry Duggan e disegnata da Aaron Kuder con contributi aggiuntivi di Mike Deodato Jr.
La saga fa seguito alla ricostruzione del Multiverso conseguente a Secret Wars: in questo nuovo universo le Gemme dell'Infinito ricompaiono, anzi più Gemme dell'Infinito, in ognuno dei nuovi mondi ricreati.
Nel Marvel Universe, le sei Gemme - con caratteristiche differenti rispetto al passato - giungono per vie traverse a sei diversi personaggi, ma sulle loro tracce vi è un essere misterioso di nome Requiem e un'entità maligna nota come Devondra.
Mentre il Dr. Strange contatta i nuovi possessori delle Gemme, per sventare la minaccia di Devondra Kang il Conquistatore richiama Adam Warlock e lo fa rinascere nel presente prima che il signore del tempo sia ucciso da Requiem. E mentre tutti - Hank Pym compreso - cercano le Gemme, sul suo trono Thanos aspetta il suo momento.
Nelle sue premesse, questo preludio mantiene le possibili aspettative per una consueta saga cosmica a base di infinito, tanto cara alla Marvel. Oltre agli immancabili Adam Warlock e Thanos (quest'ultimo tornato dal lontano futuro di Thanos Vince!), ricompaiono le Gemme dell'Infinito con una nuova configurazione e nuovi possessori, di cui è interessante scoprire l'identità.
Questa miniserie rappresenta in realtà la prima parte dell'epilogo del ciclo di Gerry Duggan su Guardians of the Galaxy e - come è inevitabile - paga lo scotto di una narrazione pregressa di cui alcuni possono non essere a conoscenza, pur venendo fornite comunque tutte le indicazioni del caso.
Non volendo giocare tutte le sue cartucce subito, Duggan in questa prima parte si concentra sul piazzare le pedine al loro posto e su qualche scena d'azione volta a far comprende il nuovo scenario cosmico in cui si muovono i personaggi, mantenendo come è giusto che sia il riserbo su alcuni misteri.
Tali misteri verranno esplorati e risolti nel seguito di questa miniserie, ovvero Infinity Wars (sì, avete capito bene, con la S finale). Quindi l'affresco finale non può tener conto anche di questa storia successiva, rendendo dunque Infinity Countdown qualcosa già di incompleto di per sé, venendo da storie pregresse, e aumentando così la sua incompletezza per giuste e inevitabili motivazioni editoriali.

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