mercoledì 7 ottobre 2020

Fabolous Stack of Comics: Thanos Vince!

 

Dopo Jeff Lemire, approda sulla più recente serie dedicata a Thanos un astro nascente del fumetto, che prima di dedicarsi a questa testata ha pubblicato alcune storie promettenti per Dark Horse e Image. Il suo nome è Donny Cates e il suo passaggio è devastante.
Cates scrive i numeri dal 13 al 18, più una parte del primo e unico Annual, della serie Thanos, pubblicati dal gennaio al giugno 2018 e che formano la saga Thanos Vince! (Thanos Wins), la cui parte grafica è affidata a Geoff Shaw.
Dopo aver sconfitto il figlio Thane e riconquistato il suo trono, Thanos riceve la visita del folle Ghost Rider Cosmico, il quale lo trascina alla fine del tempo, dove vive una futura versione del Titano, che chiede aiuto alla sua controparte più giovane. La minaccia è quella del Caduto, l'ultimo essere vivente dell'Universo, un Silver Surfer in possesso di Mjolnir. Thanos dovrà decidere se allearsi con la sua controparte futura o tracciare per sé una strada differente.
Questa minisaga è intitolata a Thanos, ma la scena gli viene subito rubata da uno dei personaggi più folli e incredibili che siano mai stati creati, il Ghost Rider Cosmico, che irrompe sulla scena portando con sé una pioggia di sangue. Ritengo la sua origin story una delle più assurde e affascinanti mai viste, con un Punitore (sorry, Netflix) maledetto da Mefisto che diventa poi un araldo di Galactus dotato del potere cosmico e infine servitore del Thanos del futuro. Non si fa fatica a capire come mai sia divenuto un beniamino del pubblico... e al tempo stesso gli sia girato il boccino, per dirla alla Stanley Kubrick.
Poi, però, Thanos prende il suo giusto posto come protagonista (quasi) assoluto. Cates è molto diretto e non prende in giro il lettore: costui è un personaggio del tutto negativo, dunque deve fare cose che lo mettano ai nostri occhi in pessima luce, perciò niente compromessi alla Lemire.
Cates effettua un'operazione azzardata caratterizzando il vecchio Thanos, il quale è in pratica il Titano folle degli esordi ossessionato dalla Morte, una versione che ha imperversato almeno fino al Guanto dell'Infinito. Questo Thanos, emblema vivente dell'anarchia, combatte una battaglia destinata a non avere alcuno sbocco: la sua vittoria finale sarà caratterizzata da nient'altro che un vuoto assoluto. Quello stesso vuoto che attende coloro che ritengono, o meglio dicono, di battersi per un giusto ideale, uccidendo chiunque si pari sul loro cammino.
Il Thanos del presente, invece, usa il potere a volte in maniera plateale, ma a volte in maniera più sottile, magari - come dimostra l'annual - intervenendo su un evento insignificante che avrà tuttavia grande impatto nel futuro. Costui è un cercatore di potere e conoscenza, che prescinde dalla Morte e si presenta al proprio pubblico sorridente e, anche quando suddetto pubblico è stato soggiogato, è di continuo oggetto di adorazione, per paura o perché le persone restano davvero convinte che Thanos abbia "fatto anche cose buone".
Col diciottesimo numero, la serie si conclude. Ma le avventure, sia di Thanos che del Ghost Rider Cosmico, sono appena agli inizi.

3 commenti:

  1. Ma praticamente sono storie del tutto scollegate dalla mitologia normale e classica della Marvel?

    Moz-

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    1. E' una storia in continuity Marvel e che avrà anche dei riflessi su una storia futura (la prima miniserie del Ghost Rider Cosmico, la tratterò quanto prima). Più in continuity di molte maxisaghe odierne.

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    2. Perfetto, grazie per l'info^^

      Moz-

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