1974: Stephen King vede infine in quest'anno pubblicato il suo primo romanzo, Carrie. Il titolo chiarisce già chi ne sia la protagonista: Carrie White, un'adolescente bullizzata dalle sue compagne di scuola e - come se non bastasse - odiata da sua madre in quanto la ritiene progenie di Satana, dal momento che la ragazza possiede poteri di telecinesi.
Qualcosa sembra tuttavia cambiare quando Carrie comincia a essere accettata da alcune compagne di scuola e una di esse convince il suo ragazzo a invitarla al ballo scolastico. C'è tuttavia una studentessa che intende rendere un inferno la vita di Carrie, Christine Hargensen, la quale ritiene la ragazza responsabile di una sospensione scolastica ricevuta.
Insieme al suo fidanzato Billy Nolan, Christine idea un perfido piano che vede Carrie essere incoronata come reginetta del ballo ma, nello stesso momento, far precipitare su di essa del sangue di maiale, di modo da ridicolizzarla davanti all'intera scuola. Ne consegue un massacro.
Il ragazzo che ha accompagnato Carrie al ballo muore quando il secchio che contiene il sangue gli cade in testa e, circondata dalle risate di scherno degli studenti e degli insegnanti, Carrie impazzisce.
Elimina così buona parte dell'intero corpo studentesco, bruciandoli vivi. Appicca il fuoco a numerose case della città, uccidendone i suoi occupanti. Uccide sua madre procurandole un infarto, non prima però che costei riesca a pugnalarla a morte. Prima di morire, però, Carrie provoca la morte di Christine e Billy Nolan, causando un incidente stradale mentre costoro sono in auto e cercano di investirla.
Due anni dopo, questo primo romanzo di Stephen King diviene anche il primo a essere adattato sul grande schermo, dando vita al contempo a un rapporto di amore/odio dello scrittore del Maine nei confronti di questo medium.
Qualche mese dopo l'uscita del libro, un amico del regista Brian De Palma gliene consiglia la lettura. De Palma segue il suggerimento e rimane intrigato dall'opera. Poco tempo dopo il regista apprende che il libro è stata opzionato dalla 20th Century Fox tramite il produttore Paul Monash, il quale ha acquisito i diritti di sfruttamento da Stephen King per una somma pari a duemilacinquecento dollari (una cifra ridicola anche per l'epoca, ma c'è da considerare che lo scrittore era praticamente agli esordi).
De Palma entra in contatto con Monash e gli riferisce del suo interesse, ma nei sei mesi successivi non riceve altri aggiornamenti, fino a quando non gli giunge notizia che il progetto è ora nelle mani della United Artists. Monash non è del tutto sicuro che De Palma sia la scelta migliore, ma i dirigenti dello studio riescono infine a convincerlo.
La sceneggiatura viene affidata a Lawrence Cohen, che produce due bozze, la seconda delle quali con le modifiche richieste dalla produzione: essa è abbastanza fedele al materiale originario ma - come noto - introduce un epilogo differente, oltre a spostare l'azione dal Maine al North Carolina.
Per il ruolo della protagonista, Carrie White, molte giovani attrici - alcune delle future star - vengono provinate, tra cui Farrah Fawcett e Glenn Close, ma la scelta di De Palma si concentra su un'attrice proveniente dalla televisione, Betsy Slade.
Lo scenografo del film, Jack Fisk, convince tuttavia il regista a dare una possibilità a sua moglie, Sissy Spacek, allora agli esordi. L'attrice rinuncia a uno spot televisivo che le avrebbe garantito un compenso di diecimila dollari e si presenta all'audizione struccata, dopo essersi strofinata della vaselina nei capelli, e indossando un vestito da marinaretta cucito da sua madre quando era un adolescente con l'orlo tagliato. La parte è così sua.
Per prepararsi, Sissy Spacek inizia a studiare le immagini iconografiche rappresentanti Santo Stefano e il suo martirio e le illustrazioni bibliche a opera di Gustave Doré, che sono sempre affisse alle pareti anche nella roulotte presente sul set a lei assegnata.
Per il ruolo della madre di Carrie, Margaret White, viene scelta Piper Laurie. Costei si è allontanata dalle scene da 15 anni, ma è ora desiderosa di tornare a recitare e così Marcia Nasatir, una dirigente della United Artists - sua vicina di casa - ne suggerisce il nome a De Palma. Costui la incontra a New York e come la vede, con una capigliatura rossa e un vestito nero, capisce che è perfetta per la parte.
Per il ruolo di Christine Hargensen viene selezionata Nancy Allen. Costei, dopo i primi film a cui ha partecipato, sta faticando a trovare nuovi ingaggi, cosa dovuta - secondo il suo agente - alla sua età (ha 25 anni), tanto che l'attrice sta pensando di ritirarsi dalle scene.
Per il ruolo di Billy Nolan, viene scelto John Travolta. Costui ha alle spalle un buon background televisivo grazie al serial I Ragazzi del Sabato Sera (Welcome Back, Kotter), ma questa pellicola rappresenta il suo debutto cinematografico con una parte rilevante.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 17 maggio 1976, durando poco meno di due mesi e tenendosi in California. Sissy Spacek decide di isolarsi dal resto del cast e della troupe, rimanendo nella sua roulotte quando non è sul set o tenendosi in disparte quando ci sono le riprese in atto e lei non è coinvolta, il tutto per mantenere il senso di alienazione del suo personaggio.
Alcuni degli attori fanno fatica a entrare nella parte. Nancy Allen ritiene che Christine sia una egocentrica che funge come intermezzo comico. Intuisce la malvagità del suo personaggio solo a riprese concluse, quando visiona il film.
Anche Piper Laurie è convinta che Margaret White sia così eccentrica e sopra le righe da non poter essere presa davvero sul serio, poiché il film a suo modo di vedere è una sorta di commedia dai toni cupi. Tanto che a volte scoppia a ridere dopo aver pronunciato le sue battute. De Palma deve dunque più volte ricordarle che in realtà stanno girando una pellicola horror.
Per completare le riprese della scena del ballo e del massacro che ne segue, occorrono due settimane. L'attrice P.J. Holes, che deve essere colpita dal getto di un idrante, non usa la controfigura per questa scena, ma l'impatto con l'acqua è così doloroso da procurarle una lesione a un timpano per cui le occorrono sei mesi prima di poter recuperare un pieno udito. L'esclamazione di dolore che viene catturata dalla camera non è dunque frutto di recitazione.
Per esigenze di riprese, Sissy Spacek deve continuare a indossare il vestito macchiato di sangue per tre giorni: è lei stessa che non vuole che sia lavato e arriva addirittura ad andare a dormire col vestito di scena in quei giorni.
Per la scena finale, in cui la mano di Carrie deve emergere dalla tomba, De Palma intende usare una controfigura, ma Sissy Spacek si oppone con forza: deve essere la sua mano a comparire sullo schermo. L'attrice viene dunque messa in una cassa sottoterra, assistita da suo marito Jack Fisk, aspettando con pazienza che il regista le dia il via.
Le riprese si concludono nel luglio 1976.
Carrie - Lo Sguardo di Satana (Carrie) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 3 novembre 1976. A fronte di un budget di un milione e ottocentomila dollari, la pellicola arriva infine a incassare sul territorio statunitense oltre 33 milioni di dollari. Sissy Spacek e Piper Laurie ricevono inoltre per la loro interpretazione una nomination al Premio Oscar.
Nancy Allen non abbandona il mondo della recitazione e nel 1979 sposa Brian De Palma, mentre John Travolta l'anno seguente l'uscita del film diviene una star interpretando La Febbre del Sabato Sera (Saturday Night Fever).
Numerosi altri adattamenti delle opere di Stephen King arriveranno negli anni successivi e Carrie diverrà anche oggetto di un sequel e di rifacimenti... ma questa è un'altra storia.
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