giovedì 25 gennaio 2024

Fabolous Stack of Comics: Il Commissario Spada - Fantasmi


Giunge infine l'ultima storia che vede protagonista il Commissario Eugenio Spada, un personaggio creato da Gianluigi Gonano e Gianni De Luca e che è stato pubblicato a partire dal 1970 sulla rivista Il Giornalino.
All'inizio ha affrontato "colorate" minacce come Il Ladro d'Uranio e L'Uomo Senza Ricordi. Ben presto, però, ha fronteggiato la follia e la violenza di quel decennio nella società italiana, la contestazione giovanile de Il Caso della Freccia e la minaccia del terrorismo ne I Terroristi.
L'arrivo degli anni '80 porta con sé una nuova storia del Commissario, la quale chiude in buona parte alcune vicende, ma lascia anche alcune cose in sospeso. Si intitola Fantasmi ed è stata pubblicata nel 1982.
Mario, il figlio del Commissario Spada, è sempre più insofferente nei confronti del padre, che parla poco con lui ed è sempre impegnato col lavoro. Decide dunque di scappare di casa e rifugiarsi in una piccola città di campagna, dove trova lavoro come bracciante insieme a un'altra comunità di giovani ragazzi spiantati o lontani da casa come lui.
Eugenio Spada viene a sapere dal brigadiere della cittadina della presenza del figlio e si reca a cercarlo, ma si ritrova invece coinvolto in un caso di omicidio nel quale potrebbe essere implicata la comunità di cui Mario è entrato a far parte.
L'epilogo di una lunga saga, durata in questo caso ben dodici anni, non deve necessariamente essere del tutto risolutivo. In questi dodici anni e undici saghe abbiamo visto il Commissario Spada cambiare volto, confrontarsi con le minacce della società in cui viveva nella metropoli in cui viveva, Milano, e venire a patti col passato e la perdita prematura della moglie Lucia.
E in questo lungo percorso vi è stata una costante, il figlio Mario, sempre al suo fianco ma, man mano che cresceva e maturava, si allontanava sempre più da lui. Differenti caratteri, differenti generazioni, differenti visioni della vita.
L'ultima storia chiude il cerchio di questo percorso. Una qualche forma di riconciliazione avviene e Eugenio Spada ha forse anche trovato un nuovo interesse amoroso. Ma altro non ci verrà più detto.
Il Commissario Spada era profondamente radicato negli anni '70 del ventesimo secolo. Quel decennio che iniziava con i postumi di un tremendo attentato terroristico avvenuto alla Banca Nazionale dell'Agricoltura e che aveva portato con sé altri sanguinari strascichi. Spada ne era come un'incarnazione fumettistica: un uomo che riusciva a mantenere la sua integrità morale, pur di fronte a tutta quella violenza.
Ma come si è entrati in un nuovo decennio, un decennio che ha visto l'arrivo di un nuovo, apparente boom economico e una società del benessere, in netto contrasto col decennio precedente, Eugenio Spada è apparso come fuori posto in questo nuovo ambiente. Perciò si è ritirato silenziosamente dalle scene, senza clamore, così come senza clamore era avvenuto il suo esordio.
Può rimanere il rammarico che si potessero narrare altre storie del personaggio, ma il destino ha voluto diversamente. Gonano non è più tornato a raccontarne le festa e purtroppo Gianni De Luca è scomparso da ormai più di tre decenni.
Rimangono dunque queste storie: il ritratto di un uomo ligio al senso del dovere, di una città in costante cambiamento e di una società che, con l'ultimo conflitto bellico ormai alle spalle e una nuova generazione apparsa sulla scena a promulgare nuovi ideali, non riusciva a lasciarsi alle spalle la propria storia fatta di violenza.
Come un tremendo attentato aveva segnato la fine degli anni '60, un'altra tremenda strage segnerà l'inizio degli anni '80. Ma poi la società italiana in qualche modo cambierà, troverà il modo di estirpare quella minaccia terroristica, seppur in via temporanea, e proverà di nuovo a lasciarsi alle spalle la propria storia fatta di violenza.
Il Commissario Spada non ha più altre avventure da mostrarci, ma il suo ricordo permane. E questo è giusto e doveroso.

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