sabato 10 aprile 2021

Fabolous Stack of Comics: Terminator - Guerra Parallela


Nel 1984 un Terminator modello T-800 Arnoldo giunge dal 2029 per approdare nella Los Angeles dell'epoca con la missione di uccidere Sarah Connor, madre del futuro leader della Resistenza contro Skynet, John Connor. Ma a difenderla...
Ah sì, con ogni probabilità sapete già come continua questa trama. Tuttavia, come abbiamo detto nel precedente articolo dedicato a una miniserie di Terminator, le storie a fumetti amano ampliare gli scenari di partenza delle saghe cinematografiche.
Questo accade anche in Terminator: Guerra Parallela (The Terminator: Sector War), miniserie di quattro numeri pubblicata tra il 2018 e il 2019, scritta da Brian Wood e disegnata da Jeff Stokely.
Mentre Kyle Reese e Sarah Connor cercano di sfuggire al T-800, nello stesso momento a New York giunge dal futuro un altro Terminator. La sua missione è quella di uccidere un'altra donna, Lucy Castro, per qualche motivo che lei non riesce a capire, così come non riesce a comprendere la vera natura del suo avversario. Perché Lucy Castro non ha un Kyle Reese al suo fianco. Tuttavia è anche una tra le migliori agenti di polizia della Grande Mela e saprà vendere cara la propria pelle.
Questa storia è come il contenuto speciale di un DVD o di un Blu-Ray, o per usare un termine più moderno e "ggggiovane", un DLC dei videogiochi. Una sorta di visione estesa di una storia che già conosciamo, per dirci che, ehi, c'è qualcosa che ti era sfuggito.
In realtà questa miniserie rispecchia esattamente la trama del primo film di Terminator, ma Brian Wood - un po' ironico che sia lui, a pensarci - ci dice che una donna è perfettamente in grado anche da sola di tenere a bada una minaccia simile senza un uomo al suo fianco.
Detto questo, la storia è molto incentrata sull'azione e vede come co-protagonista il Terminator più affetto da logorrea che sia mai esistito. Necessaria poiché così può fornire a Lucy - e per vie traverse anche al lettore - le ragioni del suo agire e quindi non lasciare punti narrativi in sospeso.
Che sia mai che l'epilogo lasci spazio per un potenziale seguito e questo non verrà con ogni probabilità mai sviluppato...

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