Dopo Ma Che Quackio?! (What The Duck?), Chip Zdarsky e Joe Quinones ritornano a occuparsi di Howard The Duck/Howard Il Papero, uno dei più insoliti, se non il più insolito, personaggio presente nel Marvel Universe, creato ormai cinquanta anni fa da Steve Gerber.
A seguito della conclusione della miniserie, viene inaugurata una nuova serie regolare dedicata a Howard, che esordisce nel 2016. Il primo ciclo di sei numeri si intitola Duck Hunt.
Dopo aver sconfitto Talos, l'agenzia investigativa di Howard Il Papero va a gonfie vele. Tara, una skrull, è ora la sua assistente, mentre Zia May è la segretaria dell'ufficio.
Tuttavia Howard si sta stancando di questo mondo che presenta solo problemi su problemi che si ripetono continuamente e decide così di voler tornare di nuovo a casa, sfruttando stavolta il Nesso di Tutte le Realtà. Solo che ovviamente qualcosa va storto e Howard diviene una sorta di portale dimensionale vivente.
Eppure, che ci crediate o no, questo è solo l'ultimo dei suoi problemi, poiché Howard si ritroverà ben presto impelagato in un conflitto di portata cosmica col Collezionista e altri esseri insignificanti quali Silver Surfer e Galactus.
Chip Zdarsky continua nel solco della prima storia da lui scritta, mixando l'aura surrealista che circonda il personaggio di Howard The Duck con elementi drammatici non banali e una comicità che giunge a risanare la situazione.
In particolare lo sceneggiatore ama fare qualche battuta su certe convenzioni del fumetto, come il dover riepilogare nelle note le storie passate che nessuno conosce e i grandi eventi della Marvel. Ecco dunque delle note che citano fumetti che in realtà non sono mai stati pubblicati.
Ormai non più il classico pesce, pardon papero, fuori dall'acqua, Howard diviene lo straniero nella sua stessa terra d'adozione e ha quelle reazioni umane che proviamo anche noi, quando ci ritroviamo ad affrontare problematiche lavorative che si ripresentano in maniera costante (sensazione resa molto bene da Chip Zdarsky, di sicuro l'ha sperimentata più volte anche lui).
Il tutto inserito all'interno della cornice cosmica che circonda il Marvel Universe e che l'Howard dei fumetti, a differenza di quello dei Guardiani della Galassia, bazzica poco. Una cornice cosmica che ovviamente diviene paradossale, inserendosi all'interno di quella che è l'atmosfera sopra le righe sia della precedente miniserie che di questo primo ciclo.
Paradossale, sopra le righe, ma non irrispettosa o dissacrante, per quanto possa apparire strano.
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