martedì 11 luglio 2023

Netflix Original 139: La Notte Su Di Noi


Il cinema d'azione può essere declinato in svariati modi e modificato a seconda della sensibilità e delle atmosfere del singolo paese in cui viene prodotto. Appare chiaro ad esempio come un classico film d'azione americano - una nazione che ha fatto la storia di questo genere - possa e debba risultare differente rispetto ad altri paesi.
D'altro canto non è detto in maniera automatica che un film d'azione prodotto in altre nazioni, quali quelle europee, sia necessariamente inferiore. Ma anche il cinema asiatico, ad esempio quello di Hong Kong, ha dimostrato di saper gestire a modo suo questo genere, facendolo a volte diventare qualcosa a metà tra la baracconata e l'estremo.
Come ad esempio in La Notte Su Di Noi (The Night Comes For Us), film di produzione indonesiana scritto e diretto da Timo Tjahjanto e distribuito su Netflix a partire dal 19 ottobre 2018.
Quando l'intera popolazione di un villaggio viene eliminata, il sicario al servizio della Triade Ito (Joe Taslim) decide di ribellarsi e salva l'unica bambina superstite, uccidendo gli altri sicari.
Da quel momento la Triade mette una taglia sia su di lui che sulla bambina. Con pochi alleati al suo fianco, Ito deve anche affrontare il ritorno di un suo caro amico, Arian (Iko Uwais), determinato a ucciderlo per desiderio di scalare le posizioni di potere della Triade.
Occorre avvisare subito che questo film non è assolutamente da consigliare a chi è sensibile o ha lo stomaco debole, per così dire. Credo sia una delle pellicole più violente che abbia mai visto: in una scala da 1 a 10 è Cobra 9000. Coltellate multiple, squartamenti, teste che esplodono, arti mozzati, corpi crivellati di proiettili, fucilate al volto... e questi sono solo quelli meno impattanti.
Rispetto a un cinema americano dove predominano esplosioni e uso di armi da fuoco, diviene insolito veder utilizzati gli oggetti domestici come armi contundenti e assistere a pestaggi sanguinari confinati in spazi di pochi metri quadrati.
In un certo senso la premessa iniziale, il sicario che decide di salvare la bambina, si rivela infine poco più di un pretesto per mettere in scena i vari combattimenti spettacolari che vediamo nel corso della storia, capaci di durare anche svariati minuti.
Se si guarda più a fondo, infatti, non vengono approfondite le motivazioni per cui Ito, il quale è sempre stato un criminale, decide di ribellarsi alla Triade o perché quella bambina sia così importante che oltre cento uomini e donne vengono incaricati di ucciderla... e no, non è una esagerazione.
Queste in realtà sono le basi per mettere in scena tutte quelle spettacolari coreografie di lotta e quella violenza decisamente efferata che diventa una metafora della violenza che predomina il mondo criminale della Triade, dove nessuno è al sicuro, non esistono i concetti di amicizia e rispetto e si può crollare più facilmente di quanto si possa immaginare.
Quindi non è un film eroico e con personaggi perlopiù positivi, tipico del cinema americano, o un film con qualche elemento intimista, tipico del cinema europeo. È un film dove predominano i personaggi negativi senza possibilità di redenzione e la violenza che ruota attorno a loro.
Solo quei pochi elementi veramente innocenti hanno una qualche speranza di sopravvivere alla notte e vivere per il giorno successivo.

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