Creato da David Michelinie e Mark Bagley su Amazing Spider-Man nel 1992, Carnage è la variabile impazzita: un serial killer di come Cletus Kasady che si è legato con una parte del simbionte di Venom, il quale ha portato all'estremo le sue manie omicide e la sua furia assassina, come riportato in special modo nella saga Maximum Carnage del 1993.
E siccome il male esercita quasi sempre un certo, perverso fascino, nel 1996 Carnage diviene protagonista di un one-shot, la prima di molte storie che poi gli saranno dedicate, Carnage: Bomba Mentale (Carnage: Mind Bomb), scritto da Warren Ellis e disegnato da Kyle Hotz.
Tutta l'azione si svolge all'interno del Ravencroft Institute gestito dalla dottoressa Ashley Kafka e da John Jameson. Qui giunge Matthew Kurtz, consulente psichiatrico che lavora a Washington per il Pentagono e altre autorità governative.
Le scie di sangue lasciate dietro di sé da Carnage hanno attirato l'attenzione degli organi federali, i quali intendono curare Casady dalla sua condizione. Kurtz trova un modo per separare il simbionte dal suo ospite, ma non ha fatto i conti col diavolo in persona e potrebbe presto pentirsi di questa sua scelta.
Kurtz è anche il nome di uno dei personaggi del romanzo Cuore di Tenebra di Joseph Conrad (potete ricordarlo anche nei panni di Marlon Brando in Apocalypse Now) e il suo nome non è casuale.
Il Kurtz letterario assiste agli orrori del colonialismo inglese e impazzisce, applicando agli abitanti di un villaggio le stesse privazioni e torture che gli inglesi perpetrano ai danni degli africani (o, nel caso di Marlon Brando, dei vietnamiti).
Anche il Kurtz di questa storia assiste a "L'Orrore", direttamente nella sua testa, e impazzisce. In effetti non viene mai detto perché voglia separare il simbionte da Kasady ma, lavorando per agenzie governative, si può supporre che tali agenzie vogliano utilizzare il simbionte per scopi bellici.
Carnage è folle, ma il mondo fuori dalle mura di quelle prigioni è ancora più folle di lui e gli omicidi da lui compiuti non possono nemmeno competere con le atrocità perpetrate da eserciti, nazioni e uomini in posti di potere.
La pazzia che ha colpito Kasady è in realtà latente in tutti noi, che viviamo in una società che dà sempre meno valore al concetto di umanità ed empatia e che ha dato vita a mostri reali, come i serial killer.
La pazzia di Kasady ha un'origine, in un passato fatto di abusi e soprusi. La pazzia del mondo moderno, invece, non ha un'origine e nemmeno uno scopo. Ce la siamo ritrovati come nostra compagna invisibile, da un momento all'altro, senza accorgercene.
Tutto questo in una storia breve di poco più di 20 pagine, ma molto intensa.
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