giovedì 26 novembre 2020

Fabolous Stack of Comics: Wonder Woman - Lo Spirito della Verità


In questi ultimi mesi abbiamo parlato dei vari one-shot che Alex Ross e Paul Dini hanno dedicato ai grandi eroi della DC Comics. Abbiamo iniziato con Superman, siamo passati poi da Shazam e la JLA, per finire con Batman.
Solo un personaggio manca all'appello e si tratta di Wonder Woman, l'eroina creata nel 1941 da William Moulton Marston. I due autori le hanno dedicato l'albo Wonder Woman: Lo Spirito della Verità (Wonder Woman: Spirit of Truth), pubblicato nel novembre 2001.
In qualità di ambasciatrice di Themyscira presso le Nazioni Unite, a Wonder Woman viene chiesto di indagare in maniera imparziale su uno stato straniero, di cui si vocifera usi scudi umani per impedire raid aerei di nazioni nemiche. Wonder Woman, però, incontra subito la diffidenza degli abitanti di quella nazione, i quali la respingono anche a sassate.
Seguendo un consiglio di Superman, l'eroina allora in abiti civili si mischia alla popolazione, ora come medico, ora come soldato, riuscendo così a dare il suo tocco di pace laddove impazza l'inferno.
Davvero ispirato questo racconto dedicato a Diana Prince. L'argomento sottotraccia in tutte queste storie scritte da Ross e Dini, questi esseri semidivini che si riappropriano della loro umanità, diviene qui ancora più chiaro.
In principio, come Wonder Woman, l'eroina è respinta dalle persone comuni, che la ritengono diversa da loro, qualcosa di così incomprensibile ai loro occhi da suscitare subito un'ingiusta diffidenza, come spesso capita all'umanità quando ha paura di una cosa che non conosce o non vuole comprendere.
Quando però Wonder Woman inizia a divenire parte integrante della popolazione, nelle sue varie identità, diviene anche parte di quell'umanità da cui in principio era stata allontanata e questo le permette infine di essere accettata come parte di essa e divenire fondamentale nella risoluzione della crisi.
I disegni di Ross sono come sempre spettacolari e rendono giustizia alla grazia e alla bellezza di questo personaggio, simbolo non solo del femminismo, ma di tutti coloro che riescono a portare la pace laddove ce ne sia bisogno. Poiché a volte non sono necessari confronti, battaglie o lotte intestine. A volte è necessario solo il dialogo, con la verità che emerge in maniera prepotente e inevitabile nelle menti di ognuno, che permette di progredire, sia come singoli che come comunità.
Ormai sono più di quindici anni che Alex Ross e Paul Dini non collaborano più insieme su un nuovo progetto ed è abbastanza improbabile che tornino a farlo. Non deve esserci tuttavia rammarico per questo. Le loro cinque storie sono ancora lì, pronte a essere rilette in ogni momento e per certi versi ancora attuali. Casomai le ristampassero in futuro o le ritrovaste da qualche parte, dateci un'occhiata: non ve ne pentirete.

2 commenti:

  1. Eh, infatti: grandioso sia per l'accoppiata, che effettivamente è valida, sia per questa metafora dei supereroi che diventano gente comune.

    Moz-

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