Si conclude la corsa per Kei Kawade/Kid Kaiju, le sue creature e i Mostri Scatenati, dopo la prima miniserie e il primo ciclo della serie regolare, Mostruosità Assortite (Monster Mash).
Dopo una minisaga di due numeri scritta da Cullen Bunn, la testata chiude infatti i battenti col dodicesimo numero e una seconda saga, Curva di Apprendimento (Learning Curve), sceneggiata da Justin Jordan e disegnata da una pletora di artisti tra cui Andrea Broccardo e Francesco Gaston.
La fine di un percorso narrativo non coincide necessariamente con l'inizio di un altro, ma in questo caso almeno una conclusione è stata data. E così, dopo aver affrontato il Fin Fang Foom di un universo alternativo, Kei Kawade può infine imparare a conoscere meglio le cinque creature da lui ideate (Aegis, Hi-Vo, Mekara, Scragg e Slizzik). Vivendo diverse avventure in cui è al fianco solo di una di loro o al massimo due, impara a comprenderle meglio e a capire che le loro personalità sono più complesse di quello che poteva apparire in principio.
Con questo ciclo, e già il titolo è emblematico in tal senso, si chiude il processo di formazione di Kei Kawade (in maniera affrettata poiché la serie doveva finire e Justin Jordan ha avuto poco tempo, ma questo passa il convento): dal ragazzo timido e insicuro della prima miniserie, fino alla persona sicura di sé e delle sue capacità che troviamo nel dodicesimo e ultimo numero.
Al povero Kei, un personaggio del tutto nuovo, non ha giovato essere circondato da un parco comprimari poco noto ed efficace e, con l'abbandono anche di Elsa Bloostone (metafora del maestro che non ha più nulla da insegnare all'allievo o, meglio, della sorella che non deve più proteggere suo fratello dai mali del mondo poiché è in grado di camminare con le proprie gambe), la serie da quel momento è destinata alla fine, poiché quel pubblico pre-adolescenziale tanto cercato non ha risposto all'appello.
Prima dell'ultima pagina, tuttavia, Justin Jordan ha l'indubbio merito di tentare di caratterizzare meglio le creature ideate da Kid Kaiju, cercando di donare loro quantomeno un abbozzo di personalità, anche se appare evidente che le storie in sé, pur godibili, siano frutto di indicazioni editoriali volte a dare una conclusione più degna possibile alla serie.
E dopo la fine? Kid Kaiju è ricomparso in qualche altra storia e forse è probabile che si possa tornare a parlare di lui in futuro. Sarebbe stato un peccato se fosse scomparso del tutto.
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