domenica 4 luglio 2021

A scuola di cinema: Pomodori Verdi Fritti alla Fermata del Treno (1991)

1987: Viene pubblicato il romanzo Pomodori Verdi Fritti al Caffè di Whistle Stop (Fried Green Tomatoes at the Whistle Stop Cafe), scritto dall'attrice e presentatrice Fannie Flagg.
La storia ha inizio nel 1986, quando una donna di nome Evelyn Couch diventa amica dell'anziana Ninny Threadgoode, la quale le racconta alcuni eventi della sua giovinezza vissuti in Alabama e avvenuti tra gli anni '20 e '30 del ventesimo secolo, fino a poco dopo la Grande Depressione.
Eventi incentrati in particolar modo su Idgie Threadgoode e sulla sua forte amicizia - che in realtà sfocia in una relazione amorosa - con Ruth Jamison. Relazione che si rafforza dopo che Idgie sottrae Ruth al suo manesco marito Frank Bennett.
Insieme a lei e altri amici, Idgie Threadgoode fonda il Whistle Stop Cafe, posto vicino a una stazione ferroviaria, cosa che aiuta nell'avere un grande afflusso di clienti.
Purtroppo, con la morte di Ruth Jamison per cancro e la chiusura della stazione a causa della Grande Depressione, anche il Whistle Stop Cafe chiude i battenti e poco tempo dopo Idgie viene incriminata per l'omicidio di Frank Bennett, ucciso in circostanze misteriose.
Tuttavia, un sacerdote le fornisce un alibi a prova di ferro non esitando a mentire davanti ai giudici, e la donna viene scagionata.
Grazie alle storie che sente raccontare da Ninny Threadgoode, Evelyn Couch riacquista fiducia in sé stessa. Quando l'anziana donna muore, Evelyn viene a sapere che Idgie Threadgoode è ancora viva e gestisce un nuovo locale in Florida.
Questo romanzo cattura subito l'attenzione del cinema, tanto che pochi anni dopo approda sul grande schermo.


Nel medesimo anno in cui l'opera viene pubblicata, la produttrice Lisa Lindstrom la sottopone all'attenzione del suo amico e collega Jon Avnet, produttore e regista di alcuni film per la televisione. Rimasto intrigato dalla storia, Avnet riesce a ottenere i finanziamenti necessari per far sviluppare una sceneggiatura.
Avnet affida il primo trattamento a Carol Sobieski, la quale consegna un adattamento sotto forma di musical che - pur venendo ritenuto interessante - non è quello che ci si aspetta.
Avnet contatta allora direttamente l'autrice del libro, Fannie Flagg, la quale, pur avendo avuto in passato qualche esperienza in fatto di sceneggiatura per il cinema e la televisione, si trova ben presto in difficoltà nel dover adattare la propria opera per un diverso medium di comunicazione. Così, dopo aver completato circa 70 pagine, decide di abbandonare il progetto.
Avendo ormai esaurito i fondi che gli sono stati garantiti, Jon Avnet non ha altra possibilità che prendere i due trattamenti incompleti e mettervi mano lui stesso, completando la sceneggiatura durante le pause tra un impegno lavorativo e l'altro, ma mantenendo comunque sempre i contatti con Fannie Flagg durante questo periodo per ricevere da lei consigli o suggerimenti.
Per completare il tutto, Jon Avnet impiega poco più di due anni. Anni durante i quali una delle sceneggiatrici, Carol Sobieski, viene a mancare a causa di una grave forma di amiloidosi. Alla fine il trattamento definitivo viene opzionato dalla Universal Pictures.
Ad Avnet viene affidata anche la regia della pellicola: quest'opera rappresenta il suo debutto sul grande schermo, pur avendo lui già diretto in passato alcuni prodotti televisivi.
Per il ruolo di Ninny Threadgoode vi è una sola possibile interprete che Avnet ha immaginato, Jessica Tandy, che poco tempo prima ha vinto un premio Oscar per A Spasso con Daisy (Driving Miss Daisy).
Per il ruolo di Evelyn Couch, invece, gli impegni come produttore del film Gli Uomini della Mia Vita (Men Don't Leave) portano Avnet a conoscere e affidare la parte a Kathy Bates, anch'essa reduce da un Oscar vinto per Misery Non Deve Morire (Misery).
Svariate attrice vengono provinate per i ruoli di Ruth Jamison e Idgie Threadgoode, ma quelle che dimostrano una migliore alchimia quando recitano insieme si dimostrano essere Mary-Louise Parker e Mary Stuart Masterson, a cui vengono affidate infine queste parti.
Due attrici i cui nomi sono gli stessi, dunque Avnet quando è sul set decide di chiamare la prima "Lou" e la seconda "Stu", per non confondersi e far confondere.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 10 giugno 1991, tenendosi in Georgia. Nonostante le obiezioni di Fannie Flagg (la quale ha anche un cameo nella pellicola), di Mary-Louise Parker e di Mary Stuart Masterson, Jon Avnet decide di non rendere esplicita la relazione omosessuale tra Idgie e Ruth, preferendo lasciare il rapporto tra le due solo su un piano di forte amicizia.
Un'altra differenza rispetto al libro è che viene lasciato un piccolo dubbio se Ninny ed Idgie siano la stessa persona, mentre nel romanzo è evidente che siano due personaggi differenti, che interagiscono peraltro in più di una occasione.
In principio è previsto l'uso di una controfigura per la scena in cui il personaggio di Idgie Threadgoode si avvicina a un nido di api per prelevare del miele, ma la stuntman decide di rinunciare all'ultimo istante per motivi di legittima, umana paura e così Mary Stuart Masterson, con sprezzo del pericolo, effettua la scena in autonomia, come è ben evidente nella scena in questione.
Le riprese si concludono il 23 agosto 1991.
Pomodori Verdi Fritti alla Fermata del Treno (Fried Green Tomatoes) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 27 dicembre 1991. A fronte di un budget di undici milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale quasi 120 milioni di dollari. La pellicola viene dedicata alla memoria di Carol Sobieski.
Oltre a questo ottimo incasso, il film ottiene anche due nomination agli Oscar, uno per la miglior sceneggiatura non originale e uno per Jessica Tandy come miglior attrice non protagonista.
Qualora aveste in mente un viaggio negli Stati Uniti, in Georgia, nel prossimo futuro e vi potesse interessare, sappiate che nella città di Juliette esiste davvero il Whistle Stop Cafe e, ovviamente, potete lì gustare anche i pomodori verdi fritti, mentre a poca distanza passa un treno.
Per Jon Avnet non poteva esserci debutto migliore come regista e vi saranno altri film da lui diretti negli anni successivi... ma questa è un'altra storia.

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