Dopo Mostri Scatenati, Kei Kawade/Kid Kaiju, Elsa Bloodstone e le cinque creature ideate dal ragazzo alla fine della saga (Aegis, Hi-Vo, Mekara, Scragg e Slizzik) ritornano in una testata regolare intitolata - ebbene sì, incredibile - Monsters Unleashed. La serie è durata in tutto dodici numeri, pubblicati tra il 2017 e il 2018.
Il primo arco narrativo di cinque numeri, dal titolo Mostruosità Assortite (Monster Mash), viene scritto dallo stesso sceneggiatore della miniserie, ovvero Cullen Bunn, e disegnato da David Baldeon.
Kid Kaiju, la sua famiglia e le cinque creature sono ora sotto la tutela di Damage Control ed Elsa Bloodstone e ospitati in un'isola riservata solo a loro. I problemi non tardano ad arrivare quando l'isola subisce un assalto da parte dei Moloidi e dell'Uomo Talpa, i quali a loro volta sono al servizio dell'Intellighenzia (la versione criminale degli Illuminati Marvel), la quale ha in mente un piano misterioso che coinvolge Kei Kawade.
Anche se ha affrontato e sconfitto la minaccia dei Leviatani, questa battaglia potrebbe rivelarsi impossibile per Kei Kawade, poiché coinvolge la malvagità e l'intelligenza umana usata per obiettivi perversi. Qualcosa che la sua mente di giovane ragazzo ancora non comprende a pieno.
Ovviamente, derivando i personaggi principali coinvolti in questa storia dalla prima miniserie, l'opera non può leggersi in maniera autonoma poiché, giustamente, si danno per assodate per il lettore cose avvenute in quella sede.
La trama dunque prosegue il percorso narrativo che riguarda non solo Kei Kawade, il quale nella miniserie ha scoperto i suoi poteri, mentre qui deve accettare la sua nuova vita, ma anche le cinque creature partorite dalla sua fervida immaginazione e che in apparenza hanno personalità prestabilite.
Si hanno quindi a disposizione le classiche possibilità narrative del romanzo di formazione, che in questo caso sono incentrate su un ragazzo degli Inumani che deve essere in grado di maturare in un mondo che ancora non conosce (quello non alla portata dei civili, che riguarda supereroi e supercriminali), ma potendo contare sull'aiuto dei suoi genitori e di una sorta di sorella mai avuta (Elsa Bloodstone).
Tale maturazione è in realtà una metafora della crescita - se la miniserie poteva essere rivolta a un pubblico più ampio, questa testata è chiaramente indirizzata a un pubblico pre-adolescenziale - in cui alcuni lettori possano identificarsi.
Un difetto involontario che questa serie presenta, non potendo più contare sui pezzi da novanta del Marvel Universe, è che si può fregiare sì di un cast variegato, ma non abbastanza forte da riuscire a catturare sul lungo periodo una platea di lettori atta a giustificarne la continuazione (con tutto il rispetto, Elsa Bloodstone fuori da un gruppo come Nextwave è anche meno di un personaggio secondario del Marvel Universe). Solo così si spiega la sua breve vita.
Questo tuttavia non deve pregiudicare la lettura della serie in questione, se avete apprezzato la miniserie. Vi troverete atmosfere un po' differenti, ma ormai i personaggi sono riconoscibili e potete continuare ad apprezzarne le gesta. Almeno per un'altra saga ancora.
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