mercoledì 21 febbraio 2024

Fabolous Stack of Comics: Morbius - Figlio della Mezzanotte


Il dottor Michael Morbius è vittima sia di una maledizione che della sua stessa arroganza, che lo ha portato a divenire un vampiro vivente nel tentativo di curare una sua malattia ematica.
Anche se si può annoverare tra i nemici di Spider-Man, la sua natura combattuta, di uomo di scienza che per sopravvivere deve bere sangue umano, lo ha portato talvolta a divenire l'(anti)eroe di alcuni cicli. Come quelli apparsi molto tempo fa su Adventures Into Fear o Vampire Tales. O negli anni '90, quando divenne un Figlio della Mezzanotte.
Una tradizione antieroica che si rinnova nel 2013 con la pubblicazione della maxiserie di nove numeri Figlio della Mezzanotte (The Man Called Morbius), scritta da Joe Keatinge e disegnata da Richard Elson e Valentine De Landro.
Dopo essere riuscito a fuggire dalla prigione nota come Raft, Michael Morbius decide di allontanarsi dai quartieri principali di New York e si rifugia nel piccolo sobborgo di Brownsville, dove spera di restare invisibile.
Tale suo desiderio, tuttavia, è destinato a restare inesaudito. Dopo essersi scontrato con un criminale potenziato noto come Noah St. Germain, Michael Morbius si ritrova a dover affrontare un'escalation di violenza dietro cui si nasconde la nuova incarnazione di un vecchio nemico di Spider-Man e che ha come obiettivo finale la distruzione di Brownsville.
Cambiano i tempi e cambiano anche le battaglie dei supereroi... e degli antieroi. Negli anni '70, in quelle sue poche sortite eroiche, Michael Morbius affrontava strani e psichedelici pericoli sovrannaturali, mentre negli anni '90 combatteva contro demoni peggiori di lui.
In quest'opera ultima, invece, Morbius diventa una sorta di vigilante metropolitano, a difesa dei reietti che le multinazionali (sotto forma dei criminali della storia) vogliono cacciare, in una sorta di metafora dell'espansionismo edilizio che paradossalmente è sorto dopo la crisi del 2007, ovviamente a vantaggio della gente ricca.
Brownsville è uno di quei tanti quartieri periferici di quell'immenso Moloch noto come New York e qui si rifugiano coloro che non possono permettersi di vivere nella Grande Mela, compresi anche criminali e povera gente. Persone, dunque, respinte dalla società e che qui hanno trovato rifugio.
Persone con cui perciò Morbius riesce a empatizzare, essendo stato anche lui respinto dalla società benestante a cui un tempo apparteneva, dovendo al contempo anche pagare per i suoi errori.
Il vampiro vivente, il figlio della mezzanotte, dunque diviene una sorta di eroe metropolitano che forse per la prima volta si ritrova circondato da persone che non lo giudicano per il suo aspetto o le sue azioni e intravedono quella nobiltà d'animo che sembrava andata perduta il giorno in cui ha ucciso il suo amico Emil dopo essersi tramutato in un vampiro.
Tuttavia, si nota anche come vi sia un brusco cambio di ritmo narrativo tra la prima saga e l'epilogo. Con ogni probabilità si era già deciso di completare il progetto, nato come una serie regolare, e quindi lo sceneggiatore ha dovuto correre per tentare di riannodare tutti i fili in sospeso, riuscendoci in buona parte.
Almeno, però, la storia principale viene portata a compimento e dovremo dunque attendere quale futuro è in serbo per il dottor Michael Morbius.

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