In quella che è la sua crociata contro il crimine a Gotham City, Batman si è spesso circondato di alleati con cui portare avanti questa causa. Non solo i vari Robin e Batgirl, ma anche vigilanti più spietati - con cui talvolta è entrato in contrasto prima di trovare un'intesa - come Azrael e Batwoman.
A volte, però, le distanze tra il modo di agire di Batman e quello di altri vigilanti diventano incolmabili - praticamente sempre per il giuramento di non uccidere - e il Cavaliere Oscuro deve intervenire. Come accade in Gotham Dopo Mezzanotte (Gotham After Midnight), maxiserie di 12 numeri pubblicata tra il 2008 e il 2009, scritta da Steve Niles e disegnata da Kelley Jones.
A volte Batman entra in contrasto con nuovi elementi del GCPD per i suoi metodi, ritenuti perlopiù inefficaci per fermare il crimine, se non addirittura troppo violenti, e che quindi alimentano ulteriore violenza. Stavolta tocca alla giovane e ambiziosa detective April Clarkson avanzare queste accuse, scavalcando d'autorità persino Jim Gordon.
Come se non bastasse irrompe sulla scena un nuovo vigilante, Mezzanotte, che prende di mira criminali e persone corrotte giungendo a strappare loro il cuore.
April Clarkson vuole catturarlo per dimostrare che i metodi della polizia sono più efficaci di quelli di Batman. Come risposta, Mezzanotte raduna attorno a sé alcuni dei principali nemici del Cavaliere Oscuro per mettere a ferro e fuoco la città, in una sorta di macabro festival del gotico e dell'orrore.
Unire il poliziesco e l'horror di stampo gotico può risultare abbastanza agevole nelle storie con protagonista Batman e questo aldilà del nome della città in cui l'eroe agisce. Da un lato abbiamo il più grande detective del mondo, dall'altro una metropoli popolata da "freak" la cui follia mal si concilia con la precisione e l'ordine che Bruce Wayne vorrebbe.
Si sfrutta questa cosa anche per poter mettere in scena, la tentazione è sempre troppo forte, alcuni dei classici nemici di Batman quali Joker, Spaventapasseri e Killer Croc, in una versione ancora più contorta secondo quella che è la visione del disegnatore.
In questa consueta dicotomia si va ad inserire una nuova variabile impazzita quale è Mezzanotte. Nell'aspetto e nei metodi ricorda molto quei "villain" dei classici film d'orrore della Universal, di cui lo sceneggiatore è un grande appassionato. Il mostro incompreso che guida gli altri mostri, con propositi di distruzione e un piano segreto.
E a proposito di dicotomie, quella tra Batman e Bruce Wayne non manca neanche in questa occasione. Anche in questo caso l'approccio è di quelli classici, ovvero di come queste due identità - in apparenza distinte - finiscano per diventare una cosa sola. E dunque non può esserci davvero felicità per Bruce Wayne finché rimane legato ai suoi doveri di Cavaliere Oscuro.
E quel cuore strappato da Mezzanotte potrebbe diventare un cuore spezzato per sempre.
