Dopo aver conosciuto Mar-Vell, Carol Danvers è rimasta suo malgrado coinvolta in un piano di vendetta attuato da un acerrimo nemico dell'eroe. Yon-Rogg. Nella battaglia che ne è conseguita, lei ha ottenuto da dei macchinari Kree degli incredibili poteri.
Come visto in Nata per Combattere, ha poi assunto l'identità di Ms. Marvel, o meglio questa era una seconda personalità che emergeva senza che lei ne fosse consapevole in principio.
Col tempo, Carol Danvers ha appreso come far convivere le sue due personalità e, più sicura di sé, può affrontare altre sfide nei numeri finali della serie a lei dedicata, che si conclude col numero 23 pubblicato nel 1979 (seppure due storie rimaste nel cassetto vengano poi pubblicate quasi quindici anni dopo in una serie antologica). Con storie di Chris Claremont e disegni di Jim Mooney, Dave Cockrum e Mike Vosburg.
Ora che è nel controllo della sua personalità, Carol Danvers continua a dividersi tra i suoi impegni come caporedattrice della rivista Woman e le missioni di Ms. Marvel. Ma vi sono insolite nubi all'orizzonte: una mutaforma di nome Raven la prende di mira per ragioni misteriose e, senza che lei ne sia in principio consapevole, comincia a distruggerle la vita.
Al contempo l'eroina, dopo aver infine ritrovato Mar-Vell e rivelatogli cosa le è accaduto, adotta un nuovo costume e cerca di rimettere insieme i pezzi della propria esistenza, entrando anche a far parte degli Avengers. Ma si avvicina l'incontro con una mutante che cambierà la sua vita per sempre: il suo nome è Rogue.
Le cosiddette fasi editoriali, le ripartenze non sono state di certo inventate negli ultimi anni. A vari livelli il fumetto - e più in generale l'intrattenimento - le ha sempre adottate.
Il personaggio di Ms. Marvel/Carol Danvers ha finora vissuto due fasi principali. La prima come semplice, ma significativo comprimario della testata dedicata a Capitan Marvel. La seconda nella prima parte della serie a lei dedicata, dove ha dovuto trovare un equilibrio tra le sue due identità in conflitto tra loro (pur essendo lei la stessa persona).
Risolto questo dilemma - almeno, temporaneamente - vediamo ora Ms. Marvel cercare di ritrovare un equilibrio personale, ma è destinata a non riuscirvi. La famiglia la bistratta a scapito dei figli maschi e non tiene conto dei suoi conseguimenti, il lavoro diviene sempre più una sorta di compromesso a cui lei non vuole adattarsi, tanto che finirà per perderlo, i nemici diventano più insidiosi.
Insomma, una sorta di baratro personale in cui a complicare le cose arrivano Mystica - qui alla sua prima apparizione, nel design originale ed eterno concepito da Dave Cockrum, così come ha anche ideato il nuovo costume dell'eroina - e la nuova Confraternita dei Mutanti Malvagi. Ma è proprio quando queste premesse vengono poste... che la serie viene interrotta.
Sappiamo in realtà come finirà questo conflitto, ovvero nel peggiore dei modi per Carol Danvers, ma questa è materia per altri post. E per Chris Claremont una sorta di prologo alle future avventure degli X-Men.
L'epilogo della serie ci lascia perciò un personaggio in bilico su un precipizio di natura morale e personale di cui non se ne vede la fine. La fine in realtà però c'è, col numero ventitré, e una quarta fase Carol Danvers, almeno in questa sede, non sarà in grado di vederla.
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