domenica 14 aprile 2024

A scuola di cinema: Mosca a New York (1984)

1905: Da un treno in movimento salta una persona, seppur questo possa costargli la vita. Costui, originario di Kiev, è un soldato dell'esercito russo, il quale è insofferente rispetto all'autoritario regime zarista. Con molte difficoltà, il soldato si imbarca su una nave, diretta verso gli Stati Uniti. Su questa stessa nave incontra la futura moglie.
Giunta negli Stati Uniti, la coppia riesce a costruirsi una nuova vita e i due coniugi hanno dei figli, i quali a loro volta si creano una famiglia e hanno dei figli. Uno di questi è il futuro regista Paul Mazursky, che dalla storia di suo nonno e della sua famiglia molti anni dopo trae spunto per una pellicola.


Dopo aver lavorato con profitto, insieme allo sceneggiatore Leon Capetanos, per il film Tempesta (Tempest), Paul Mazursky decide di rinnovare la collaborazione con lui prendendo come riferimento - partendo dalle esperienze del nonno - le storie di immigrazione del popolo russo.
Il completamento della sceneggiatura si rivela lungo e laborioso e va avanti per quasi un anno, poiché i due autori decidono di portare avanti un importante lavoro di indagine e ricerca sul campo, intervistando molti immigrati russi che vivono a New York e Los Angeles.
Dopo il completamento della prima bozza, Paul Mazursky e Leon Capetanos visitano per tre settimane circa le città russe di Kiev, Mosca e San Pietroburgo, dove intervistano alcuni residenti del luogo, scoprendo che costoro, anche se potessero andarsene dal paese e questo migliorerebbe la loro vita, si lascerebbero comunque alle spalle qualcosa di importante per la loro esistenza, inoltre sarebbero costretti ad abbandonare la loro famiglia.
La sceneggiatura viene infine opzionata dalla Columbia Pictures, mentre nel frattempo Paul Mazursky cerca un attore adatto che possa interpretare il personaggio principale, Vladimir Ivanov. La sua scelta ricade infine su Robin Williams, per la sua capacità di essere sempre in bilico tra ironia e dramma e di passare dall'una all'altro con abilità e semplicità.
Nei mesi che rimangono prima dell'inizio delle riprese, per prepararsi al meglio alla parte, l'attore studia le consuetudini dell'allora Unione Sovietica, comincia a prendere lezioni di russo da un attore madrelingua e al contempo anche delle lezioni di musica per imparare a suonare il sassofono, caratteristica del suo personaggio.
La dedizione di Robin Williams nel padroneggiare come suonare questo strumento musicale si rivela aldilà delle aspettative, tanto che il suo insegnante afferma infine che in pochi mesi ha raggiunto un livello di abilità che di solito chiunque altro raggiunge in due anni.
Anche la padronanza della lingua russa, con lezioni giornaliere di cinque ore, arriva a un buon livello, tanto che alla fine l'attore è in grado, oltre che a non far sentire troppo il proprio accento americano, di intrattenere una conversazione con gli attori russi presenti sul set.
Le riprese iniziano in via ufficiale l'undici luglio 1983.
Come noto all'epoca era praticamente impossibile ottenere un autorizzazione dalle autorità russe per girare in loco, ancor più se si trattava di una produzione americana.
Dopo aver ispezionato alcune città, tra cui Stoccolma, Vienna ed Helsinki, Paul Mazursky decide che la migliore location per le riprese ambientate in Russia sia Monaco di Baviera, dove peraltro vivono molti russi e dove è presente uno studio cinematografico - Bavaria Studios- nel quale si possono ricreare le strade di Mosca durante il periodo invernale senza dover chiedere lunghe e burocratiche autorizzazioni per scene in esterno.
Dopo circa un mese di riprese, la troupe si trasferisce a New York, per continuare e concludere la lavorazione.
Nell'intento di dare maggiore autenticità alla pellicola, il regista Paul Mazursky decide di utilizzare, come comparse o per dei ruoli secondari, attori di nazionalità russa, che vengono trovati tramite apposite agenzie di casting o inserendo degli annunci su quotidiani in lingua russa presenti nelle città di Monaco e New York.
Tra questi attori vi è Saveliy Kramarov, che in una sorta di esempio di realtà che imita l'arte aveva defezionato dall'Unione Sovietica, rinunciando a una brillante carriera cinematografica in madrepatria in cambio di una nuova vita e libertà religiosa.
Anche negli Stati Uniti, tuttavia, Saveliy Kramarov ha la possibilità di continuare a recitare e questo film rappresenta la sua prima produzione americana (ironicamente, interpreta la parte di un agente del KBG, i servizi segreti dell'allora Unione Sovietica), e altre ne seguiranno negli anni successivi.
Mosca a New York (Moscow on the Hudson) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 6 aprile 1984. A fronte di un budget di 13 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare 25 milioni di dollari.
C'è qualcuno che non è molto felice di questo e non per motivazioni prettamente cinematografiche. Si tratta dell'artista Saul Steinberg. Costui, notando il poster che accompagna l'uscita del film, dove è presente una vista dall'alto della città di New York, cita in giudizio la produzione, affermando che tale poster ha copiato una sua illustrazione pubblicata sulla copertina della rivista New Yorker nel marzo 1976, View of the World from 9th Avenue.
Nel 1987 un tribunale di New York si pronuncia infine in favore del querelante, poiché anche a un primo sguardo di un non esperto si possono notare delle similarità, e per questo a Saul Steinberg viene concesso un risarcimento.
Alcuni anni dopo, Paul Mazursky concepisce l'idea per un sequel, intitolato Moscow on the Rocks, di cui arriva a scrivere anche la sceneggiatura. In questo seguito il protagonista è ancora Vladimir Ivanov, ora divenuto un importante ma al tempo stesso spietato uomo d'affari, che utilizza perlopiù manodopera a basso costo composta da immigrati.
La situazione cambia quando Vladimir ritorna in Russia, in uno scenario politico diverso da quello che aveva lasciato, per festeggiare il matrimonio di sua sorella e al tempo stesso innamorarsi di una dottoressa del posto.
Per anni il regista cerca di farsi dare il via libera per questo progetto ma, unito al fatto che nel frattempo Robin Williams è divenuto una star di primo piano ed è molto più richiesto rispetto al passato, esso non va mai in porto. Ogni residua possibilità svanisce infine con la scomparsa sia di Paul Mazursky che di Robin Williams, avvenute ironicamente nello stesso anno, il 2014.
E questa è la fine della storia.

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