domenica 1 agosto 2021

Fabolous Stack of Comics: Il Quinto Beatle


Sarebbe superfluo specificare che importanza abbiano avuto e continuino ad avere i Beatles nel panorama musicale non solo del loro tempo, ma anche di quello generale, mondiale. Dietro il loro meritato successo, oltre a bellissime canzoni e aldilà delle loro diatribe interne, vi sono state alcune persone fondamentali. A partire da George Martin, il discografico che accettò di produrre il loro primo disco.
Ma la persona forse più importante di tutte è stata il loro manager, Brian Epstein. Così importante da meritarsi l'appellativo di Quinto Beatle. E divenire il soggetto di una graphic novel pubblicata nel 2013 dalla Dark Horse, intitolata Il Quinto Beatle: La Storia di Brian Epstein (The Fifth Beatle: The Brian Epstein Story), sceneggiata da Vivek Tiwary e disegnata da Andrew Robinson con contributi aggiuntivi di Kyle Baker.
L'opera mixa la storia con l'oniricità, partendo da quando Brian Epstein, gestore di un negozio di dischi appartenente a suo padre, scopre per caso i Beatles e ne diviene il manager, portandoli negli anni seguenti al successo grazie al suo fiuto per gli affari.
Al contempo, Brian Epstein è una personalità tormentata. Omosessuale che vive in un'epoca che ne rifiuta persino l'esistenza e appassionato della corrida, che vede come una metafora dell'uomo che supera le più grandi avversità. Ma il suo più grande nemico è la dipendenza dalle droghe.
Non credo che questa graphic novel avesse obiettivi di aderenza storica assoluta. Improbabile ad esempio che Epstein fosse così angosciato per aver sottratto ai propri assistiti delle royalties che sono spettate a lui. In ogni caso, pur descrivendo eventi realmente accaduti come il primo incontro tra Epstein e i Beatles in un locale o il viaggio del gruppo negli Stati Uniti per l'Ed Sullivan Show, l'opera alla fine è tutta incentrata su Epstein e la sua personalità.
Il tutto in un'atmosfera che è a metà tra un sogno e la realtà, sembra quasi che tutto quello che vediamo narrato sia filtrato dalla mente di Epstein e da come lui percepisca gli eventi, associandoli alla corrida o al suo bisogno d'amore che non viene corrisposto.
Ed è proprio l'amore - e attraverso di esso l'accettazione di sé stessi - il tema principale della storia. L'amore puro, incondizionato, scevro da sciocchi pregiudizi sociali. Tramite i Beatles, Epstein riesce a inviare al mondo un messaggio d'amore universale, poiché lui non può esporre a quello stesso mondo il suo amore in maniera pubblica.
Così che quando quel messaggio è stato inviato, Epstein può ritirarsi. Dal 1967 in Inghilterra iniziano a essere depenalizzati i reati commessi all'omosessualità, l'anno stesso in cui Epstein muore a causa di un'overdose.
La sua opera è andata oltre la musica: grazie ai Beatles Brian Epstein ha contribuito a cambiare in meglio il mondo. E per questo non va dimenticato.

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