martedì 3 agosto 2021

Fabolous Stack of Comics: Spiriti della Vendetta - Guerra alle Porte dell'Inferno


Ah, i Figli della Mezzanotte! Ah, quando la Marvel inaugurava delle linee editoriali ad mentula canem! Che periodo indimenticabile.
Sotto questo ombrello editoriale vennero raccolte negli anni '90 del ventesimo secolo tutte le testate con collegamenti all'horror e al soprannaturale (partendo dall'immancabile megasaga galattica!).
Tra queste vi era anche Spirits of Vengeance, serie che vedeva coinvolti i fratelli-cugini-quasiamici Johnny Blaze e Danny Ketch, ovvero il primo e il secondo Ghost Rider (e quello western? Ehm). Pur avendo avuto questa serie una vita relativamente breve (23 numeri in tutto), è rimasta comunque nel cuore degli appassionati.
Un revival era dunque d'obbligo ed è arrivato nel 2017, con la miniserie in cinque numeri Spiriti della Vendetta: Guerra alle Porte dell'Inferno (Spirits of Vengeance: War at the Gates of Hell). Lo sceneggiatore è Victor Gischler, mentre la parte grafica è affidata a David Baldeon, un aficionado di questa rubrica oramai.
Non troviamo Danny Ketch in questa storia, ma il solo Johnny Blaze, coadiuvato in questo caso da Blade, Daimon Hellstrom e Satan (i figli di Satana, famiglia santa). Tutti loro si ritrovano coinvolti loro malgrado in un conflitto tra Paradiso e Inferno quando Necrodamus cerca di recuperare una sacra reliquia capace persino di uccidere un angelo! Necrodamus intende riuscire in questa impresa per motivi puramente egoistici, ma l'insolito team soprannaturale proverà a sventare i suoi piani.
Verrebbe da rinominare questa storia "Daimon Hellstrom e i suoi infernali amici". Si nota che Gischler è molto affezionato a questo personaggio e fin da subito lo pone al centro dell'attenzione, rendendolo il vero protagonista della vicenda e risolutore della crisi.
Anche gli altri personaggi conquistano comunque il loro spazio, con Ghost Rider - per esplicito volere dell'artista - in versione Jack Skeletron a ritagliarsi una sorta di ruolo da "sidekick" di Hellstrom, mentre Satan riallaccia il complicato rapporto familiare con suo fratello.
L'unico che viene sacrificato sull'altare della narrazione è invece Blade, che alla fin fine a parte agitare le sue lame non si capisce bene che cosa faccia qui. Forse è stato imposto da un punto di vista editoriale o forse Gischler non ha avuto il tempo di approfondirlo a dovere.
Sul discorso trama, premesso che se volete riflessioni più profonde su Paradiso e Inferno è meglio che leggiate Sandman e non questa storia, vi è il merito di recuperare e dare dignità a un nemico sconosciuto e minore dei Difensori (avessi detto Avengers) come Necrodamus. Per il resto comunque tutto fin troppo liscio, oramai dopo Preacher veder apparire angeli e demoni in un fumetto non è visto più come un'eresia. Meglio così.
Appare chiaro che questa miniserie volesse essere un prologo a una futura serie regolare col medesimo cast di personaggi, ma ciò non è avvenuto. La storia in sé comunque rimane godibile e non lascia alcun punto in sospeso. Quasi una rarità, verrebbe da dire.

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