mercoledì 18 agosto 2021

Netflix Original 4: Pee-Wee's Big Holiday


Il personaggio di Pee-wee Herman è molto noto negli Stati Uniti, non altrettanto in Italia. Creato dal comico Paul Reubens, questo adulto con atteggiamenti da bambino è comparso in televisione per la prima volta nel 1981, in programmi destinati a un pubblico pre-adolescenziale, ma col tempo è approdato anche sul grande schermo.
A partire dal 1985 col film Pee-wee's Big Adventure, che ha rappresentato peraltro anche il debutto come regista cinematografico di Tim Burton. Per continuare nel 1988 con Big Top Pee-wee.
Dopodiché Pee-wee e le sue avventure subiscono una brusca battuta di arresto, anche per via di alcuni problemi giudiziari affrontati da Reubens. Tanto che per vedere un nuovo film incentrato su Pee-wee, pur essendo il personaggio già tornato in televisione, bisogna aspettare il 2016.
La nuova pellicola compare su Netflix il 18 marzo 2016 e si intitola Pee-wee's Big Holiday, sceneggiata da Paul Reubens e Paul Rust e diretta da John Lee.
La trama è davvero molto semplice, come si può immaginare: la tranquilla vita di Pee-wee a Fairville viene rivoluzionata dalla conoscenza dell'attore Joe Manganiello, il quale lo invita a New York, per la sua festa di compleanno che avrà luogo entro pochi giorni.
Il viaggio rappresenta per Pee-wee anche la prima volta in cui si allontana da Fairville e sarà ovviamente pieno di sorprese, tra rapinatrici affascinanti, matrimoni a sorpresa e auto volanti.
Non siamo nuovi a questo tipo di commedie tipicamente americane, ovvero quelle di stampo demenziale/surreale con personaggi che definire eccentrici sarebbe un eufemismo. Quindi, se siete quel tipo di spettatore che odia questo tipo di prodotti, alla Scemo & Più Scemo per intenderci, questo film di certo non fa per voi.
Ma anche per chi questi prodotti li apprezza, o comunque li guarda senza porsi troppi problemi, riuscirà difficile apprezzare questo film. Da un lato (e questo va riferito solo al pubblico italiano) per la scarsa conoscenza del personaggio di Pee-Wee, dall'altro per le situazioni comiche qui presentate che non risultano del tutto efficaci, tranne un paio. Eppure, e pare paradossale dirlo, il rapporto tra Pee-wee e Joe Manganiello risulta anche ben sviluppato (nel contesto di un film comico, ovviamente).
Poi in tutto questo emerge una riflessione: tra il secondo e il terzo film sono passati ventotto anni. Un'intera generazione e più. Quando ha girato questa pellicola, Paul Reubens aveva più di sessant'anni e si nota che il tutto è stato sepolto sotto quintali di trucco e anche un po' di CGI.
È lo stesso motivo per cui a un certo punto Rowan Atkinson ha smesso di interpretare Mr. Bean. Un personaggio che continua ad agire in maniera innocente, con la mente di un bambino, a un certo punto col passare degli anni non risulterà più divertente, ma patetico, ancor più in un mondo spietato come quello di oggi.
Un mondo in cui anche il grande comico Pagliacci a un certo punto non riesce più a ridere della vita.

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