Dopo il grande successo di Speed, la 20th Century Fox decide di metterne in programmazione un sequel poco dopo l'uscita della pellicola nelle sale cinematografiche. Avendo in origine concepito Speed come un prodotto unico, si deve in pratica lavorare da zero per questo secondo capitolo, con tutte le insidie e le problematiche del caso che non tardano ad arrivare.
Il regista della pellicola, Jan De Bont, è l'unico ad aver firmato un'opzione per un secondo film, anche se era convinto che Speed si sarebbe rivelato un film singolo, senza altre implicazioni. Per il sequel, gli vengono proposte alcune idee, tra cui quella di un aereo che deve volare attraverso la catena montuosa delle Ande e non può superare i tremila metri di altitudine senza esplodere.
Il regista, invece, decide di far sviluppare una propria idea, basata su un incubo che ha avuto e incentrata su una nave da crociera che si schianta contro un'isola. Basandosi su questo concept, gli scrittori Randall McCormick e Jeff Nathanson, con qualche input da parte di De Bont stesso, scrivono la sceneggiatura.
Nessuno dei due protagonisti del primo film, Sandra Bullock e Keanu Reeves, invece, ha firmato l'opzione per un sequel, quindi vengono intraprese le contrattazioni perché riprendano i loro ruoli.
In principio esitante, Sandra Bullock accetta infine di partecipare poiché l'ingaggio che le viene assegnato, superiore ai 10 milioni di dollari, le consente di finanziare un progetto di cui è la produttrice, ovvero il film Ricominciare a Vivere (Hope Floats). In cambio, inoltre, Sandra Bullock chiede che la Fox si occupi anche della distribuzione di quest'ultima pellicola.
Discorso diverso, invece, per Keanu Reeves. L'attore ha da poco terminato le riprese di Reazione a Catena (Chain Reaction) e vorrebbe prendersi una pausa dai film d'azione. Quando gli viene poi passata la sceneggiatura, oltre a ritenerla non interessante, trova alquanto strano che il termine Speed venga associato a una nave da crociera.
Declina dunque la proposta, nonostante un ingaggio promesso di 12 milioni di dollari, per partecipare alle riprese de L'Avvocato del Diavolo (The Devil's Advocate) e dedicarsi poi a un tour con la sua band musicale, i Dogstar.
In sua sostituzione, viene selezionato Jason Patric e per lui ideato il personaggio di Alex Shaw. Come Sandra Bullock, l'attore accetta di partecipare solo perché l'ingaggio offerto gli consente di finanziare un suo progetto personale, Amici & Vicini (Your Friends & Neighbors). Chiede inoltre dei cambiamenti alla sceneggiatura, che gli vengono promessi, ma quando le riprese hanno inizio tutto è rimasto invariato e l'attore è ormai obbligato per contratto a partecipare al progetto.
Per il ruolo del criminale, John Geiger, dopo il rifiuto di Gary Oldman, che preferisce dedicarsi ad Air Force One, la parte viene assegnata a Willem Dafoe.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 7 ottobre 1996, tenendosi in Florida e in California. A tale scopo viene presa in affitto una nave da crociera per sei settimane, la Seabourn Legend, al costo di 38.000 dollari al giorno, dove vengono anche alloggiati i componenti della troupe e il cast.
Jan De Bont convince Jason Patric e Sandra Bullock a girare il maggior numero di scene possibile senza uso di controfigure. Questo per l'attrice, essendo previste delle riprese sott'acqua, comporta anche il dover superare la sua idrofobia, causata da un incidente col surf che ebbe in età adolescenziale.
E in maniera inevitabile non tutto fila liscio. Durante una ripresa in moto in cui effettua un salto in aria di circa nove metri, Jason Patric perde la presa sul mezzo e atterra su un cespuglio, cosa tuttavia che non impedisce che ne esca mal ridotto e con alcune ferite. Sandra Bullock, invece, a un certo punto rischia di essere colpita alla testa con forza dal timone della nave, ma viene tratta in salvo da Jason Patric.
Per la scena in cui la Seabourn Legend distrugge il porto di un'isola, De Bont non ha intenzione di vederla ricreata in studio con modellini o far uso di CGI, bensì girarla dal vivo, per maggiore necessità di realismo.
Come location, viene scelta la città di Marigot, in Francia. Quattordici telecamere sono pronte a riprendere la sequenza da ogni angolazione poiché, come intuibile, vi è una sola possibilità: in caso di fallimento, ricostruire il set e rigirare la scena prenderebbe troppo tempo e anche troppo denaro.
L'inizio delle riprese di questa scena viene comunque ritardato a causa di un uragano che distrugge in parte anche il set, il quale deve essere così rinforzato. La scena viene conseguita con successo utilizzando esplosivi, rampe idrauliche e una replica parziale della Seabourn Legend.
Il costo finale di questa impresa è di ben 25 milioni di dollari, la singola scena più costosa di sempre nella storia del cinema: un record difficilmente battibile. Per fare un paragone, con una cifra di poco superiore si era finanziato l'intero primo film della saga.
Speed 2: Senza Limiti (Speed 2: Cruise Control) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 13 giugno 1997. A fronte di un budget di almeno 110 milioni di dollari, ma quasi di sicuro superiore a questa cifra, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 164 milioni di dollari.
Un incasso di gran lunga inferiore rispetto a quello del primo Speed - costato anche molto meno, peraltro - e del tutto insoddisfacente, se si pensa all'ampio budget impiegato. A quanto sembra, Keanu Reeves ci aveva visto giusto.
Un risultato che ha un impatto a lungo termine sulla carriera di Jan De Bont il quale, dopo la direzione di un altro paio di pellicole, si ritira dalle scene dopo la regia di Tomb Raider: La Culla della Vita (Tomb Raider: The Cradle of Life). Nonostante ciò, il regista dichiara che non gli dispiacerebbe girare un terzo capitolo della saga, qualora Keanu Reeves e Sandra Bullock partecipassero. Questo, però, appare alquanto improbabile.
La Fox, dal canto suo, sembra non aver preso molto bene il rifiuto da parte di Keanu Reeves di essere parte di questo sequel, tanto che per oltre dieci anni non gli offre altri ingaggi... ma questa è un'altra storia.
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