giovedì 11 marzo 2021

Fabolous Stack of Comics: Tempesta


Prima di rivoluzionare il mondo del fumetto con Authority e Planetary, Warren Ellis ha lavorato per alcuni anni alla Marvel, occupandosi di varie serie o progetti speciali, quali Hellstorm: Prince of Lies o Doom 2099. Tra questi progetti vi sono anche alcune storie mutanti, tra cui un lungo ciclo di Excalibur e la miniserie in quattro numeri Storm, pubblicata nel 1996 e disegnata da Terry Dodson.
In un'epoca in cui anche Forzuto vede pubblicato un albo a proprio nome, la prima miniserie incentrata su Tempesta, la regina mutante dei venti, rimane comunque un evento epocale, dando a questo personaggio caposaldo delle avventure degli X-Men finalmente un proprio spazio personale.
Convinta di aver ucciso Marrow, seppur per cause di forza maggiore, Tempesta ha una crisi di coscienza e il veterano di guerra Cable non riesce a riportarla sulla retta via. Attirata con l'inganno in un'altra dimensione, a Ororo Munroe viene proposto di divenire la sposa del reggente di questa dimensione, ovvero Mikhail Rasputin, il fratello maggiore di Colosso. Una proposta che ovviamente nasconde qualche insidia, ma che permetterà anche a Tempesta di superare le proprie incertezze.
Questa miniserie è un chiaro incarico su commissione affidato all'allora emergente Ellis dagli editor mutanti, volto a esplorare una conseguenza di quanto accaduto sulle serie mutanti principali - il confronto con Gene Nation e i Morlock, in modalità vi sblocco un ricordo - senza che però vi siano cambiamenti significativi per il personaggio titolare della miniserie al termine di questa storia.
Detto questo, suddetta storia è abbastanza godibile se calata nel contesto di allora, oggi invece può risultare un po' superata. Si nota che non è il Warren Ellis a cui siamo abituati, semplicemente perché é un autore ancora alle prime armi che ha comunque già carpito alcune potenzialità del medium fumetto - nelle serie sopra citate - ma che per questo tipo di incarichi non può permettersi voli pindarici di alcun tipo.
Nonostante questo e una trama abbastanza prevedibile, comunque, la lettura risulta piacevole e scorrevole. Ben descritto ad esempio il rapporto di stima e rispetto che intercorre tra Tempesta e Cable, vero e proprio co-protagonista di questa storia.
Anche il disegnatore Terry Dodson è qui agli esordi e, pur sfoggiando già un tratto apprezzabile, deve ancora arrivare a quello stile capace di essere immediatamente riconoscibile anche dal lettore occasionale.
Insomma, sembra proprio che la prima miniserie dedicata a Tempesta non abbia lasciato tracce dietro di sé... o forse no, forse alla fine rappresenta un gioiello dimenticato che di tanto in tanto occorre rispolverare, ma la polvere prima o poi in maniera inevitabile si adagerà su di esso.

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