martedì 2 febbraio 2021

A scuola di cinema: Ricomincio Da Capo (1993)

2 Febbraio 1840: Si celebra in Pennsylvania il primo (o comunque il primo di cui si abbia testimonianza) Giorno della Marmotta - Groundhog Day - un'usanza importata da alcuni immigrati tedeschi negli Stati Uniti.
Questa tradizione deriva da una superstizione secondo la quale se una marmotta, emergendo in questo giorno dalla sua tana, vede la sua ombra per via delle nubi e quindi torna nel suo rifugio sotterraneo, allora l'inverno durerà altre sei settimane. Diversamente, vuol dire invece che la primavera arriverà in anticipo.
Tale tradizione diviene un appuntamento annuale in Pennsylvania e soprattutto nella città di Punxsutawney, dove ancora oggi il 2 febbraio si radunano migliaia di persone. Una tradizione che ha dato vita a uno dei film più insoliti e originali di sempre.


1990: Dopo aver conseguito una laurea in biologia, l'aspirante scrittore Danny Rubin si trasferisce a Los Angeles, dove spera di poter portare avanti una carriera come sceneggiatore. Le premesse sono buone, poiché tramite un agente riesce a vendere una prima sceneggiatura per un film, Occhi Per Sentire (Hear No Evil), che verrà distribuito nel 1993.
Ottenuto questo primo risultato, il suo agente gli consiglia di buttare giù subito un'idea per un nuovo film da sottoporre ai produttori cinematografici. Rubin, mentre si trova in un cinema in attesa che inizi la proiezione di un film, approfitta dei minuti di attesa per leggere qualche pagina del romanzo di Anne Rice Scelti Dalle Tenebre (The Vampire Lestat) e rimane intrigato dalla figura del vampiro immortale.
Si chiede allora cosa farebbe un essere umano che avesse la possibilità di vivere per sempre, quanto tempo passerebbe prima che una persona, incapace anche di cambiare la propria vita, si stancherebbe di questo tipo di esistenza.
A Rubin viene dunque in origine l'idea di un personaggio che attraversa i secoli, cambiando mentre la storia cambia attorno a lui, ma capisce subito che ne deriverebbe un film troppo costoso. Si ricorda allora di un'idea che aveva sviluppato un paio di anni prima, un progetto appena abbozzato intitolato Time Machine, incentrato su un tizio bloccato in un loop temporale che lo costringe a rivivere continuamente lo stesso giorno.
Con in mano un'idea interessante, Rubin individua il giorno prescelto nella maniera più banale: controllando il calendario e imbattendosi subito nel Giorno della Marmotta del 2 febbraio, celebrazione che lui ben conosce, avendovi partecipato qualche anno prima in qualità di reporter.
Lo sceneggiatore decide di battezzare il protagonista Phil, lo stesso nome dato alla marmotta di Punxsutawney. Mentre sta per mettere mano alla storia, Rubin deve risolvere un ultimo dilemma: come mai il protagonista è rimasto bloccato nel loop temporale? Rubin decide infine che non è necessaria una risposta a questa domanda, poiché quello che conta è concentrarsi su come quest'esperienza cambi il personaggio.
Il primo trattamento viene completato in circa due mesi e sottoposto ad alcuni produttori, che però non si dimostrano interessati.
All'inizio del 1991, l'agente di Rubin decide di non dedicarsi più a progetti cinematografici e così la sceneggiatura viene inviata ad altre agenzie, tra cui la Creative Arts Agency, dove viene notata dal suo presidente Richard Lovett.
Costui la sottopone ai suoi assistiti, tra i quali vi è Harold Ramis, il quale ne rimane subito intrigato. Ramis ha dunque un incontro con Rubin, durante il quale discutono dei concetti presenti nella sceneggiatura, dopodiché Ramis, grazie alla sua influenza, riesce a ottenere due distinte offerte.
La prima proviene da uno studio indipendente, IRS Pictures, che mette a disposizione un budget di 3 milioni di dollari e l'impegno a non richiedere alcuna modifica alla sceneggiatura. La seconda è da parte della Columbia Pictures, da cui si può ottenere un più ampio budget più ampio. Solo che, avverte Ramis, se accetteranno questa proposta quasi di sicuro verranno richiesti dei cambiamenti. Rubin decide infine per l'accordo con la Columbia. E puntualmente le richieste di modifiche arrivano.
La sceneggiatura di Rubin inizia con Phil già bloccato nel loop da svariato tempo, già 365 giorni, poiché tiene conto del tempo che passa leggendo una pagina di un libro al giorno. Inoltre il tono del racconto è molto più oscuro e incentrato sulla solitudine del protagonista, mentre tutti gli altri personaggi rimangono sullo sfondo. Dopo essere rimasto bloccato per circa 80 anni, Phil esce dal loop dichiarando il suo amore a Rita Hanson... ma lei rifiuta e da questo momento è lei che rimane coinvolta in un nuovo loop temporale, del giorno 3 febbraio, evento che porta a conclusione la storia.
La Columbia richiede due consistenti modifiche. Prima di tutto di eliminare l'inizio in medias res, spiegando come Phil e la sua troupe siano arrivati a Punxsutawney, e i primi giorni del loop. Inoltre che sia data una motivazione sul perché Phil sia rimasto bloccato nel loop.
Inoltre il tono della storia deve essere alleggerito, assumendo più i contorni di una commedia. Rubin non rimane molto soddisfatto di queste richieste, che a suo dire alterano l'essenza del progetto. Ramis interviene in qualità di intermediario e gli promette che cercherà di conservare il cuore della sua sceneggiatura.
Rubin consegna, come da contratto, una revisione il 2 febbraio 1991, dopodiché il tutto viene passato a Ramis, che ne effettua una consistente revisione - tanto da essere accreditato come co-sceneggiatore - la quale si incentra di più sulla relazione tra Phil e Rita e inserisce qualche elemento comico, come richiesto dalla produzione.
Sia Danny Rubin che Harold Ramis ideano una motivazione per il loop, collegandolo a una maledizione lanciata sul protagonista da una sua ex amante tradita, ma alla fine si decide che è meglio che non ci sia una precisa spiegazione.
Per il ruolo del protagonista, Phil Connors, Ramis pensa in prima battuta a Tom Hanks, ma costui rifiuta poiché ha già interpretato in passato troppe volte il ruolo del bravo ragazzo e quindi la sua conversione sullo schermo sarebbe scontata. Viene poi contattato Michael Keaton, ma lui non capisce del tutto la sceneggiatura e preferisce rinunciare. Ramis contatta allora il suo amico Bill Murray, il quale accetta poiché rimasto affascinato dal tema del film.
In quel periodo Bill Murray sta vivendo un periodo nero a livello personale, in quanto il suo matrimonio con la moglie Margaret Kelly è in crisi, cosa che avrebbe portato a un divorzio nel 1996.
Per questo motivo, Murray si getta a capofitto nel lavoro, chiedendo a Ramis delle modifiche alla sceneggiatura e di puntare di più sull'elemento filosofico/esistenziale, non esitando a chiamarlo al telefono più volte anche alle prime ore dell'alba. In prima battuta Ramis risponde alle richieste di Murray ma, visto che le chiamate non terminano ed essendo il regista già impegnato nella pre-produzione della pellicola, manda Danny Rubin da Bill Murray perché lavorino insieme sui suoi appunti.
L'attore non prende molto bene il fatto che un suo amico non lo voglia ascoltare, soprattutto in un momento difficile della sua vita, e così quando Ramis a volte chiama per apprendere che progressi sono stati fatti, chiede a Rubin di rispondere sempre che lui non è in casa.
Per il ruolo della protagonista femminile, dopo aver pensato alla cantante Tori Singer, viene scelta Andie MacDowell, che la produzione ha apprezzato nel film Attenti al Ladro! (The Object of Beauty).
Le riprese iniziano in via ufficiale il 16 marzo 1992, svolgendosi in particolar modo nella città di Woodstock, in Illinois, poiché la configurazione urbanistica di Punxsutawney non permetterebbe di girare svariate scene. La prima insidia che si presenta è quella del freddo, che rende difficile la lavorazione e spesso arriva a temperature sotto lo zero, condizione che perdura per almeno tre mesi.
Non concedendo Punxsutawney la possibilità di utilizzare la marmotta di nome Phil, ne viene presa un'altra, che però tiene fede alla sua natura selvatica. Tanto che in almeno un paio di occasioni morde Bill Murray, il quale è costretto a farsi fare un'iniezione antirabbica.
La problematica più rilevante, tuttavia, è il crescente conflitto tra Bill Murray e Harold Ramis, emerso durante la pre-produzione. Murray cerca sempre di far modificare la trama in corsa, ma Ramis rimane fedele alla visione che lui e Rubin hanno concepito.
A causa di ciò, Murray esaspera certi aspetti del suo carattere: oltre alle consuete battute improvvisate, spesso e volentieri l'attore si presenta in ritardo sul set e non esita a contestare Ramis in pubblico, quando costui lo riprende per il suo comportamento.
Le riprese si concludono il 10 giugno 1992.
Ricomincio Da Capo (Groundhog Day) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 12 febbraio 1993. A fronte di un budget che si aggira sui 30 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare solo sul territorio statunitense quasi 71 milioni di dollari. Un moderato successo che non garantisce un sequel. Se mai vi fosse stato.
Poiché, come prevedibile, alla conclusione delle riprese Bill Murray non gradisce il risultato finale e decide di non rivolgere più la parola ad Harold Ramis, non nominandolo neanche nelle interviste che concede.
Anche Harold Ramis, dal canto suo, decide di troncare i rapporti con Murray, ma non ha problemi a parlare di lui e riconoscere i suoi meriti, come quando ad esempio esce Lost In Translation.
Alcuni anni dopo, Ramis tenta un riavvicinamento, ma Murray manda sempre avanti uno dei suoi figli o dei suoi fratelli, rifiutando di parlargli. Tale situazione perdura per circa vent'anni.
Quando Harold Ramis contrae la vasculite, malattia che lo porterà alla morte nel 2014, Brian, uno dei fratelli di Bill Murray, convince infine l'attore a mettere da parte i rancori e le divergenze e a fargli visita. Questo avviene poche settimane prima della dipartita di Ramis. Murray si presenta con una scatola di ciambelle e, siccome Ramis a causa della malattia ha perso quasi del tutto la capacità di parlare, è Murray a intrattenere il suo ritrovato amico per circa un paio d'ore.
I due riescono dunque a riappacificarsi prima che sia troppo tardi. Harold Ramis muore a seguito di complicazioni derivanti dalla vasculite il 24 febbraio 2014, ironicamente lo stesso mese in cui si celebra il Giorno della Marmotta.
E questa è la fine della storia.

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