lunedì 29 giugno 2020

A scuola di cinema: Yuppies - I Giovani di Successo (1986)

Negli anni '80 del ventesimo secolo, con una nazione uscita stremata e a fatica dai cosiddetti anni di piombo, irrompe sulla scena italiana la cosiddetta Milano da bere. Il capoluogo lombardo diviene infatti l'epicentro di un nuovo boom economico, con alcuni pro ma anche numerosi contro che a prima vista sfuggono ai più in quegli anni e che verranno svelati in tutta la loro drammaticità soltanto nel decennio successivo per via di alcune cause giudiziarie.
In questo nuovo scenario sociale, emergono nuove figure, una delle quali importata dagli Stati Uniti: lo yuppie, abbreviazione di Young Urban Professional, ovvero il giovane professionista ambizioso e di buona famiglia, che cerca soddisfazione in una carriera professionale, idolatra Giovanni Agnelli, veste alla moda e frequenta i luoghi o ristoranti più di lusso.
Una strana figura, invero, che diviene ben presto oggetto di una altrettanto strana commedia che è riuscita a entrare nella storia.


Nel 1985, il regista Carlo Vanzina, leggendo alcuni quotidiani dell'epoca, intuisce l'emergere del fenomeno degli Yuppies nella società italiana e ne discute con suo fratello Enrico Vanzina. I due decidono allora di scrivere attorno a questa categoria sociale una sceneggiatura a quattro mani, che parte in origine come una sorta di Il Grande Freddo alla Lawrence Kasdan - con gli amici che si ritrovano e un pizzico di malinconia - per poi virare subito verso la commedia pura mischiata a qualche elemento satirico.
I due scrittori hanno però bisogno di sapere se quello che hanno messo su carta, pur inserito in un contesto da commedia, possa risultare verosimile e chiedono dunque a Jerry Calà, dopo avergli fornito alcuni nominativi e indirizzi, di effettuare una sorta di indagine preliminare. L'attore si reca nei posti indicati e per alcuni giorni frequenta gli ambienti del jet set di Milano e le persone che lo animano, giungendo alla conclusione che quanto scritto dai fratelli Vanzina non risulta affatto surreale, anzi, si può proprio dire che la realtà supera la fantasia.
Aurelio De Laurentiis, tramite la sua società Filmauro, è disposto a produrre il film, ma ritiene che il semplice titolo Yuppies possa risultare incomprensibile al pubblico italiano e fa dunque aggiungere il sottotitolo I Giovani di Successo, che tuttavia sia nel manifesto del film che nei titoli di testa non risalta più di tanto, lasciando dunque più spazio al titolo principale concepito dai fratelli Vanzina.
Jerry Calà è stato subito opzionato tra i protagonisti, essendo un volto riconoscibile e tra i protagonisti di alcuni film dai buoni incassi negli anni precedenti. A lui seguono a ruota Massimo Boldi ed Ezio Greggio. L'esperienza cinematografica di quest'ultimo è praticamente inesistente (ha interpretato un solo, misconosciuto film alcuni anni prima), ma all'epoca è un volto molto noto al pubblico televisivo e di certo si punta su questa sua popolarità. Anche Massimo Boldi è un navigato intrattenitore televisivo, inoltre ha partecipato - seppur solo in ruoli da comprimario - in due recenti pellicole di successo quali Il Ragazzo di Campagna e I Due Carabinieri.
Per il quarto e ultimo protagonista, Carlo ed Enrico Vanzina suggeriscono il nome di un attore con cui hanno già collaborato in passato, Christian De Sica, ma Aurelio De Laurentiis non sembra molto convinto di questa scelta, nonostante Christian De Sica abbia già a quell'epoca un curriculum di tutto rispetto nel campo della commedia. Interviene allora in ulteriore soccorso del suo collega Massimo Boldi, che già conosce il figlio di Vittorio De Sica da svariati anni, facendo infine abbandonare a De Laurentiis le sue perplessità.
Pur avendo Boldi e De Sica già condiviso un film nel 1985, I Pompieri, dove però non si incrociavano mai, Yuppies è la prima pellicola dove i due attori interagiscono in maniera continua: è questa la prima collaborazione di una futura, celebrata coppia comica del cinema italiano. Una collaborazione che si rinnoverà più volte nel corso degli anni successivi.
Per la protagonista femminile, viene selezionata Federica Moro. Anche in questo caso gioca una riconoscibilità data, più che dalla vittoria di un'edizione di Miss Italia un paio di anni prima, dal fatto che abbia collaborato con Adriano Celentano in un paio di film e il cantante/attore abbia speso buone parole su di lei.
Sul grande schermo il suo partner è Jerry Calà, ma il rapporto lavorativo non inizia nel migliore dei modi in quanto, durante una delle prime prove in sala trucco, l'attore - curioso di vedere dal vivo la bellezza di Federica Moro - chieda a gran voce quando arrivi. Gli risponde di essere già presente, a pochi metri da lui, la stessa Federica Moro, che Calà non era riuscito a riconoscere struccata.
L'abile caratterista Guido Nicheli, altro attore feticcio dei Vanzina, ricopre invece il ruolo a lui congeniale dell'imprenditore milanese dispotico e prevaricatore. A completare il cast vi sono infine Corinne Clery, Ugo Bologna e Valeria D'Obici.
Le riprese vengono effettuate nell'autunno del 1985. La maggior parte delle scene - sia in interni che in esterni - viene realizzata a Milano, rendendo il film una sorta di fotografia delle ambientazioni di quel momento storico e sociale, mentre alcune scene secondarie e l'epilogo - la litigata su chi debba pagare il conto salato del ristorante - vengono girati a Cortina D'Ampezzo. Il regista Carlo Vanzina lascia anche molto spazio a eventuali improvvisazioni degli attori, tanto che alcuni di loro non mancano di riciclare dei tormentoni a loro cari.
Vi è con ogni probabilità - in un'epoca quale quella di allora senza leggi chiare e ben definite - qualche sorta di product placement ante-litteram, visto che durante la pellicola sono citati o mostrati in maniera esplicita o implicita alcuni marchi di scarpe, automobili e capi di vestiario.
Yuppies: I Giovani di Successo viene distribuito nei cinema italiani a partire dal 20 marzo 1986. Realizzato con un budget modesto, la pellicola arriva infine a guadagnare sul territorio italiano quasi otto miliardi di lire. Un incasso straordinario per quell'epoca e che permette di programmare e iniziare a far produrre subito un seguito, che arriva nelle sale cinematografiche quello stesso anno, il 1986. Ma questa... è un'altra storia.

1 commento:

  1. Per me è un vero cult, tanto è vero che conosco molte battute a memoria. Qua si crea un'alchimia fra Boldi e De Sica veramente ottima.

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