mercoledì 10 luglio 2024

Prime Video Original 96: Sayen - La Cacciatrice


Dopo Sayen e Sayen: La Terra Ha Sete, giunge il terzo e conclusivo capitolo dedicato all'insolita eroina cilena che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare. Una sorta di mix, in salsa cilena, tra Captain America e Lisbeth Salander... e scusate se è poco.
Il terzo capitolo si intitola Sayen: La Cacciatrice (Sayen: La Cazadora), diretto da Alexander Witt, scritto da Diego Ayala, Loreto Caro-Valdés, Camila Jorquiera Stagno e Patricio Lynch e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 26 aprile 2024.
Sta per giungere la resa dei conti tra Sayen (Rallen Montenegro) e la spietata e potente multinazionale Greencorp, capitanata da Fisk (Aarón Díaz), il quale ha sul suo libro paga numerosi politici corrotti per assicurarsi i diritti di sfruttamento di un bene primario e prezioso, l'acqua.
Nonché il mandante e responsabile di tutte le recenti sventure che la ragazza ha dovuto affrontare.
In un ultimo, disperato tentativo Sayen si allea con un gruppo di hacker per smascherare le manovre corruttrici di Fisk e far venire alla luce la verità. Ma vi è una talpa al servizio di Fisk all'interno di questo gruppo.
La tematica delle multinazionali che sfruttano con mezzi criminali le risorse primarie dei paesi, ingraziandosi i politici del luogo a discapito della gente più sfortunata, era già stata ampiamente affrontata nei primi due capitoli.
In questo epilogo, dunque, non ci si ritorna più di tanto e lo si utilizza per dare una appropriata conclusione a tutte le trame e sottotrame disseminate lungo la via, non tantissime ovviamente, ma una risoluzione è necessaria, puntando molto sul fattore azione.
Sayen è qui sempre più una supereroina senza superpoteri, una difensora dei diritti civili delle persone, una campionessa del popolo che lotta contro le malvage corporazioni (il suo avversario si chiama pure Fisk, per i fan di Echo).
Ma come ogni eroina che si rispetti, le battaglie e le vittorie giungono sempre a caro prezzo e, se mai Sayen trionferà, dovrà sacrificare parte di sé prima che questo avvenga e raccogliere i frammenti di ciò che le è rimasto.
È evidente come in questa trilogia si sia cercato di strizzare l'occhio a certe produzioni action americane, pur senza averne tutto il budget e i mezzi. Con tanto di tradimenti, doppiogioco, esperti informatici, storie d'amore tormentate. Tuttavia non aspettatevi acrobatici combattimenti alla Tom Cruise o una lunga sequela di esplosioni alla Michael Bay.
In questo caso, con meno soldi a disposizione, si cerca di aderire a un maggiore realismo - per quanto questo sia possibile con una supergirl sullo schermo - ed è meglio sia così alla fine, poiché rende credibile il fatto (davvero impossibile, nella realtà) che un imprenditore senza scrupoli possa pagare per le proprie azioni e i politici corrotti vadano in rovina.

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