mercoledì 19 giugno 2024

Prime Video Original 94: Sayen - La Terra Ha Sete


Con Sayen abbiamo conosciuto una nuova, insolita eroina di questi insoliti tempi moderni. Una ragazza cilena dal passato tormentato, che si è ritrovata a dover combattere contro una potente multinazionale, la quale voleva sfruttare e depredare le risorse della terra dei suoi antenati.
Sayen è riuscita temporaneamente a sventare la minaccia, ma ora su di lei pende un capo di imputazione di omicidio, che l'ha costretta a fuggire.
La sua battaglia, tuttavia, non si è conclusa e questa Capitana Cile ritorna assetata di vendetta e giustizia in Sayen: La Terra Ha Sete (Sayen: La Ruta Seca), diretto da Alexander Witt, scritto da Leticia Akel, Paula del Fierro e Julio Rojas e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 20 ottobre 2023.
In fuga dalla legge e dagli sgherri al servizio della Actaeon guidata da Máximo Torres (Enrique Arce), Sayen (Rallén Montenegro) cerca a rischio della propria vita prove che possano incriminare la multinazionale e i suoi capi.
Mentre si trova nei pressi di una delle sedi della multinazionale, Sayen si imbatte in Qumal (Katalina Sánchez), una giovane ragazza che vuole aiutarla a smascherare le malefatte della Actaeon, e Gasper (Jorge López), un ex sgherro al servizio della multinazionale.
Pur con riluttanza, Sayen accetta il loro aiuto. Ma quando una multinazionale controlla il potere politico ed economico di una intera nazione, la vittoria potrebbe rivelarsi impossibile.
Siccome le gesta qui mostrate sembrano praticamente quelle di una supereroina, Capitana Cile appunto, anche se è in apparenza una persona ordinaria, non può certo mancare la figura del sidekick, il Falcon della situazione.
Doppio sidekick in questa occasione, che rappresentano sia quella parte di Sayen ancora aggrappata al concetto di giustizia (Qumal), sia il suo desiderio di farsi giustizia da sola e in maniera spiccia (Gasper).
Oltre all'evidente sottotesto ambientalista e un po' populista di politica corrotta, ma confesso di non essere molto esperto della situazione politica cilena, rimaniamo poi dalle parti del film d'azione all'americana.
Che vuole appunto ispirarsi a certi classici stilemi americani, pur senza averne tutti i mezzi (anche se in taluni casi i vari combattimenti a mani nude e con calci possono risultare più realistici, non tutti noi infatti siamo atleti olimpionici).
Con qualche concessione per la trama, come quella che vede il CEO di una importante multinazionale che va personalmente a caccia di Sayen nel deserto senza farsi accompagnare da una pesante scorta armata.
Pur essendo il capitolo di mezzo della trilogia, non ne risulta un capitolo di transizione, modificando in maniera decisiva lo status quo e rivelando alla fine il vero mandante dietro tutte le malefatte che hanno segnato la vita della ragazza. In attesa della parte finale.

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