lunedì 18 maggio 2020

Fabolous Stack of Comics: Deadpool contro Vecchio Logan

Da un lato abbiamo il mercenario chiacchierone, un concentrato di cinismo e battute al vetriolo. Dall'altro un Arma X invecchiato proveniente da un futuro distopico, amareggiato e in cerca di una propria identità in quello che per lui è il passato. Cosa potrebbe andare storto? Tutto.


Deadpool contro Vecchio Logan (Deadpool vs Old Man Logan) è una miniserie di cinque numeri pubblicata tra il 2017 e il 2018. Ai testi c'è Declan Shalvey, un disegnatore che prova a fare il salto della barricata, mentre ai disegni troviamo Mike Henderson, che compie un lavoro senza infamia e senza lode.
Declan Shalvey è un ottimo artista, che ha collaborato anche a un paio di progetti realizzati in coppia con Warren Ellis. Ho sempre un po' di timore quando un disegnatore prova a fare il "salto della barricata", ma va anche ammesso che, se proprio bisogna farsi le ossa come sceneggiatore, una miniserie che non ha alcun impatto sui personaggi e la loro continuity è una buona palestra.
Shalvey punta per questa miniserie su due elementi narrativi abbastanza scontati, ma comunque ben inquadrati nel contesto della storia: le differenze caratteriali tra i due personaggi e il fatto che entrambi siano prodotti del Progetto Arma X. Cosicché, quando si imbattono - ognuno per motivi differenti - in una mutante di nome Maddie, che rischia di divenire vittima di un'organizzazione surrogata di Arma X, non possono fare a meno di vedere in lei il loro passato e cercare di aiutarla, ognuno a modo suo.
Da qui alcuni contrasti che portano al versus del titolo, con i due che non immaginano che - presi dai loro demoni personali e perseguendo i loro obiettivi - la visione del mondo di Maddie potrebbe differire dalla loro in maniera drastica.
La storia procede dall'inizio alla fine su binari consueti, quindi non aspettatevi grandi colpi di scena. Shalvey parte dal presupposto che i due protagonisti siano già conosciuti dai lettori e forse da un certo punto di vista è giusto così. In ogni caso, se non avessi letto la minisaga che introduce Vecchio Logan di Mark Millar e Steve McNiven, avrei fatto fatica a inquadrare il personaggio (sì, sono d'accordo con voi, chi non l'ha letta commette un crimine contro l'umanità). Bello quando Vecchio Logan cambia all'improvviso idea su Maddie, volendo ucciderla in quanto da lui ritenuta pericolosa, scordandosi che Charles Xavier non pensò la stessa cosa di lui quando lo accolse tra gli X-Men... bel voltafaccia.
Shalvey fa quello che può nei limiti delle sue competenze di sceneggiatore, che credo non siano molto ampie, marcando non più di tanto sul lato "giocoso" e surreale di Deadpool. Ne risulta dunque una storia che vira di più sulla serietà che sulla seriosità. Quando un altro personaggio che non è Deadpool fa una battuta su una scoreggia, echi dei film con Massimo Boldi e Christian De Sica sono comunque risuonati attorno a me.
Non mi sento comunque di affossare del tutto questa miniserie. Alla fine adempie al suo compito... non era certo partita con l'intento di essere il nuovo Watchmen... e risulta quella lettura disimpegnata e senza troppe pretese che con ogni probabilità a Declan Shalvey è stato chiesto di impostare. Insomma, se cercate qualcosa di leggero, da "sciroppare" in tutta fretta, con cui intervallare altre vostre letture, questa è la storia che fa per voi.

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