lunedì 25 novembre 2019

A scuola di cinema: Venerdì 13 Parte 2 - L'Assassino Ti Siede Accanto (1981)

Dopo l'enorme e insperato successo della prima pellicola di Venerdì 13, la Paramount intende capitalizzare il più possibile su quello che può risultare un franchise redditizio e dai bassi costi.
Un sequel viene dunque subito messo in produzione pochi mesi dopo l'uscita del primo film e vede lo storico e curioso esordio della lunga striscia di uccisioni da parte di Jason Voorhees.


Dopo aver acquisito dalla Warner Bros. anche i diritti per la distribuzione internazionale, la Paramount si rivolge a uno dei creatori della serie, Sean Cunningham, per un possibile sequel. Cunningham, che ritiene la trama del primo film ormai conclusa e senza più altri sbocchi narrativi, propone di utilizzare il titolo "Venerdì 13" per promuovere ogni anno, in una sorta di serie antologica, una nuova pellicola horror basata sulla superstizione associata a questa data. Ognuna di queste pellicole avrà una trama diversa, personaggi diversi e ambientazione diversa.
Alcuni distributori e finanziatori capitanati da Phil Scuderi, tuttavia, sono di diverso avviso: la scena finale del primo film, con l'improvvisa apparizione dalle acque di Jason Voorhees, seppur solo in una sequenza onirica, si è rivelata sorprendente e dunque il sequel deve essere incentrato su di lui.
Sia Sean Cunningham che Victor Miller, lo sceneggiatore della prima pellicola, la ritengono un'idea insensata e abbandonano la produzione sul nascere. Anche Tom Savini, colui che aveva avuto l'idea di far comparire Jason, è d'accordo con loro, poiché non si capisce come mai in quasi trent'anni Jason Voorhees non sia mai stato avvistato da qualche abitante della zona o non sia mai andato a trovare sua madre, impedendo così la prima scia di omicidi.
Nonostante queste obiezioni, la Paramount decide infine di portare avanti l'idea di Jason come nuovo killer. Due componenti secondari dello staff del primo film - non contrari a questo nuovo sviluppo - vengono dunque scelti come regista e sceneggiatore. Sono Steve Miner, assistente alla produzione e aiuto regista del primo Venerdì 13, e Ron Kurz, il quale aveva apportato alcune revisioni non accreditate alla sceneggiatura di Victor Miller.
In segno di amicizia verso Miner, Sean Cunningham dà una piccola mano nelle fasi iniziali della pre-produzione e del casting, prima di ritirarsi del tutto dal progetto.
Il trattamento originario di Kurz vede protagonista l'unica sopravvissuta alla furia omicida di Mrs. Voorhees, ovvero Alice Hardy, interpretata da Adrienne King. Tuttavia l'agente dell'attrice chiede un compenso troppo alto, che blocca le trattative.
Ogni ulteriore speranza svanisce quando Adrienne King in persona chiede alla Paramount di avere un ruolo minore, poiché in quel periodo, a causa dell'esposizione ricevuta a seguito dell'uscita di Venerdì 13, ha cominciato a essere perseguitata da uno stalker, il quale le ha scattato foto mentre dormiva ed è giunto al punto di irrompere in casa sua puntandole una pistola alla testa.
Del cast originario, ritorna anche Betsy Palmer che - con ogni probabilità per meri motivi monetari - accetta di girare alcune scene davanti a uno schermo nero, che la tengono impegnata per una sola giornata, e di farsi fare un calco della propria testa.
Le riprese iniziano il 3 ottobre 1980, presso le località di New Preston e Kent, in Connecticut.
Il secondo Jason cinematografico è Warrington Gillette. Costui in principio effettua un'audizione per interpretare uno dei protagonisti del sequel, venendo scartato, ma la sua mole e il fatto che dichiari di aver preso delle lezioni come stuntman convincono la produzione ad assegnargli il ruolo dell'assassino.
Gillette tuttavia non ha ancora la necessaria esperienza per filmare gran parte delle scene d'azione, le quali vengono dunque effettuate dalla controfigura Steve Daskewisz. Alla fine Gillette gira poco più di un paio di scene, venendo però regolarmente accreditato come il Jason Voorhees principale.
Daskewicz prende comunque a cuore il proprio ruolo, tanto da rimanere contuso in maniera lieve in un paio di occasioni. A un certo punto, a causa di una scena non coordinata in maniera perfetta, l'attrice Amy Steel lo ferisce con un machete a un dito. Daskewicz viene dunque portato in ospedale, dove gli vengono applicati dei punti. Conclusa l'operazione, l'attore torna sul set per completare le riprese.
Il primo trucco del Jason adulto, dopo l'abbandono di Tom Savini e la non disponibilità di Stan Winston, assunto in origine per sostituire Savini ma che deve poi abbandonare il set in quanto impegnato in un altro progetto, viene affidato a Carl Fullerton.
Il Jason incappucciato - non avendo costui ancora indossato la celeberrima maschera da hockey - diventa un non si sa quanto involontario omaggio al look dell'assassino del film La Città Che Aveva Paura (The Town That Dreaded Sundown).
La Paramount decide infine di accontentare la richiesta di Adrienne King, facendo uccidere il suo personaggio da Jason Voorhees. Cosa, a ben vedere, non richiesta da lei in maniera esplicita, poiché voleva solo una parte minore.
Pur essendo questa la scena iniziale del film, è l'ultima a essere girata, in circa due giorni. Essendo la produzione principale già conclusasi, non c'è un copione e l'attrice è dunque costretta a improvvisare le proprie scene. Ad aggiungere danno alla beffa, il primo ciak della scena dell'uccisione si rivela un disastro e le lascia una lieve ferita alla tempia.
Dopo questo film, Adrienne King sparisce dalla scena pubblica per svariati anni, dedicandosi poi principalmente al doppiaggio e al voiceover.
Le riprese si concludono nel novembre 1980. L'ultima scena prevede un'inquadratura della testa di Mrs Voorhees che spalanca all'improvviso gli occhi e sorride alla telecamera, ma Steve Miner si rende infine conto della sua totale implausibilità e vi rinuncia.
Dopo un accurato lavoro di montaggio volto a evitare un rating vietato ai minori, Venerdì 13 Parte 2: L'Assassino Ti Siede Accanto (Friday The 13th Part 2) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 30 aprile 1981. A fronte di un budget di un milione e duecentocinquantamila dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale oltre 21 milioni e settecentomila dollari.
La saga di Venerdì 13 consegue dunque un nuovo successo, pur se nettamente inferiore rispetto a quello del primo film, e si prepara ad andare avanti con un ulteriore sequel... ma questa è un'altra storia.

3 commenti:

  1. E comunque, anche se il primo aveva una conclusione perfetta, c'è da dire che la Parte II è uno di quei sequel per cui sospendi l'incredulità e te ne freghi, e godi.
    Molti dettagli non li conoscevo :)

    Moz-

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  2. Commercialmente - e se chiudi un occhio e mezzo anche narrativamente - l'apparizione di Jason ci può stare :)

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