lunedì 23 settembre 2019

A scuola di cinema: La Mosca (1986)

Vi abbiamo già detto di come a volte i remake cerchino di prendere strade differenti dal film originario. Le cause possono essere molteplici: vuoi per condizioni sociali mutate, vuoi per un intento di voler attualizzare certi temi... o infine per un legittimo desiderio di lasciare una propria impronta personale. Riuscendo a volte in tale scopo.


Nel 1958 viene prodotto il film L'Esperimento del Dottor K (The Fly), basato su un racconto dell'anno precedente scritto da George Langelaan e interpretato da Vincent Price. Ventotto anni dopo, qualcuno decide di cambiare del tutto le carte in tavola.
All'inizio degli anni '80 del ventesimo secolo, il produttore Kip Ohman suggerisce a uno dei suoi assistiti, lo sceneggiatore Charles Edward Pogue, di concepire la sceneggiatura di un remake de L'Esperimento del Dottor K. Un'idea che trova il consenso anche del produttore Stuart Cornfeld e della 20th Century Fox, che affidano a Pogue l'incarico ufficiale di scrivere la sceneggiatura.
Il trattamento di Pogue vede protagonisti lo scienziato Geoff Powell e sua moglie Barbara. Powell. L'uomo ha ricevuto dei finanziamenti dall'imprenditore Phillip DeWitt per costruire un'incredibile invenzione, la cui vera natura tiene nascosta a lui, nonché al suo caro amico Harry Chandler.
Dopo alcuni esperimenti falliti, Geoff Powell riesce a creare un dispositivo di teletrasporto funzionante sia su oggetti inanimati che su creature viventi. Decide dunque di sperimentarlo su sé stesso, ma non si avvede di una mosca che entra insieme a lui nel dispositivo.
Qualche tempo dopo, Powell capisce che le sue cellule si sono fuse con quelle della mosca e inizia a mutare in un'orribile creatura, perdendo ben presto la capacità di parlare. Sua moglie Barbara è terrorizzata, anche perché è rimasta incinta e non sa se il concepimento sia avvenuto prima o dopo il tragico evento.
Nel frattempo, Harry Chandler scopre l'esistenza del dispositivo, e ne mette a parte DeWitt. L'imprenditore ne capisce il grande potenziale economico e lo trafuga. Powell tuttavia lo assale nel suo ufficio, uccidendolo vomitando acido corrosivo dalla bocca. Dopodiché appicca il fuoco nella stanza dove si trova il dispositivo di teletrasporto, dove si rifugia perché sia avvolto dalle fiamme e possa morire.
Barbara dà infine alla luce un bambino... che è del tutto sano.
La sceneggiatura viene consegnata alla Fox, che non ne rimane entusiasta, decidendo dunque di non investire dei fondi nel progetto. Cornfeld e Pogue riescono comunque a chiudere un accordo: qualora trovassero un altro finanziatore, la Fox si occuperà della distribuzione del film.
Cornfeld conosce la persona adatta, ha già collaborato con lui in passato. Si tratta di Mel Brooks, che ha fondato una compagnia chiamata Brooksfilms, la quale ha già prodotto altri film drammatici quale ad esempio Elephant Man. Brooks fa revisionare la sceneggiatura a un altro scrittore ma, insoddisfatto del risultato, chiede a Pogue un secondo trattamento.
Al contempo, Brooks e Cornfeld individuano il regista del film - dietro suggerimento del produttore Scott Rudin - in David Cronenberg, ma costui è impegnato con un'altra produzione, Total Recall, e deve declinare. Viene allora individuato un altro regista, l'inglese Robert Bierman, di cui Cornfeld e Brooks hanno apprezzato alcuni cortometraggi. Questo film rappresenterebbe il suo esordio con un lungometraggio.
Inizia la fase di pre-produzione, ma poco dopo la figlia di Bierman rimane coinvolta in un incidente fatale mentre si trova in vacanza. Bierman abbandona il set e, alcuni mesi dopo, dichiara a Brooks che non se la sente di tornare.
Cornfeld intanto è venuto a sapere che Cronenberg ha abbandonato la produzione di Total Recall e lo ricontatta. Il regista stavolta accetta, ma a una condizione imprescindibile: che gli sia data carta bianca e possa revisionare la sceneggiatura.
Cronenberg interviene in maniera drastica sul trattamento di Pogue, modificando non solo i nomi dei protagonisti e la loro relazione, ma riscrivendo la quasi totalità del copione e alterando la trama. Nonostante ciò, Cronenberg chiede che Pogue sia accreditato come co-sceneggiatore, poiché senza la sua trama di base lui non sarebbe stato in grado di concepire il suo trattamento.
Per il ruolo del protagonista maschile, Seth Brundle, Cronenberg pensa a Jeff Goldblum, ma trova subito le obiezioni della Fox, che non ritiene l'attore una star capace di attirare sufficientemente pubblico e chiede quindi che siano provinati altri attori. Il regista, appoggiato da Stuart Cornfeld, porta tuttavia avanti questa sua scelta, fino a quando il presidente della Fox Larry Gordon dà il via libera, non mancando però di far notare che questo per lui è un errore di cui i due si assumono piena responsabilità.
Per il ruolo della protagonista femminile, Veronica Quaife, Cronenberg vorrebbe Linda Hamilton, ma costei rimane scioccata dalla sceneggiatura e decide di non aderire al progetto. Goldblum suggerisce allora di ingaggiare la sua fidanzata dell'epoca (che sposerà nel 1987), Geena Davis. Stavolta è Cronenberg a obiettare, poiché pensa non sia saggio dirigere sul set una coppia anche nella vita reale. Goldblum tuttavia riesce a far ottenere un provino a Geena Davis, che è capace di convincere sia il regista che Cornfeld.
Il trucco, che si suddivide in sette fasi della trasformazione, ognuna più complicata della precedente, viene affidato a Chris Walas, il creatore dei Gremlins. La fase ultima richiede non meno di cinque ore di lavoro.
Le riprese si svolgono a Toronto, dal primo dicembre 1985 al 28 febbraio 1986. Alcune scene, ritenute troppo forti e che mettono il personaggio di Seth Brundle in cattiva luce, vengono tagliate in sede di montaggio finale, incluso inoltre un happy ending con l'unione tra Veronica Quaife e l'"antagonista" Stathis Borans, poiché si ritiene non sia in linea con quello che è il drammatico epilogo della vicenda di Seth Brundle.
La Mosca (The Fly) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 15 agosto 1986. A fronte di un budget che si aggira sui 15 milioni di dollari, il film arriva infine a incassarne oltre 60 a livello internazionale. Fa inoltre conseguire a Chris Walas l'Oscar come Miglior Trucco, un meritato riconoscimento per un lavoro che - aldilà delle eccellenti interpretazioni di Jeff Goldblum e Geena Davis - sullo schermo ha un potente impatto.
Tanto che alcuni anni dopo lo stesso Walas dirige il seguito di questa pellicola... ma questa è un'altra storia.

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