mercoledì 18 settembre 2019

A scuola di cinema: Dallas Buyers Club (2013)

1985: A Ronald Woodroff, un elettricista residente a Dallas, in Texas, viene diagnosticato l'AIDS, contratto con ogni probabilità qualche anno prima a seguito di un rapporto sessuale non protetto.
Per via del fatto che la malattia appare in stato avanzato, a Woodroff viene detto che gli rimangono sei mesi di vita. A quel tempo, l'AIDS è ancora una malattia poco nota alla scienza medica e l'unico farmaco per trattarlo presente negli Stati Uniti è l'azidotimidina (AZT).
Tale farmaco non contribuisce ad alleviare il dolore di Woodroff che, sull'orlo della disperazione, si informa sulla malattia e i suoi effetti e sperimenta cure alternative utilizzando farmaci sperimentali o medicinali non disponibili negli Stati Uniti.
Utilizzando questo mix di farmaci, Woodroff riesce a superare i sei mesi che gli erano stati preannunciati e a veder alleviato, anche se in misura minore, il dolore.
Altri malati di AIDS iniziano a chiedere i farmaci usati da Woodroff e, per venire incontro alle loro richieste e non andare contro le leggi federali, costui fonda nel marzo 1988 il Dallas Buyers Club. Essendo vietato vendere farmaci non autorizzati, Woodroff li distribuisce gratuitamente, purché chi si iscrive al Dallas Buyers Club paghi una quota mensile.
Non sempre i farmaci distribuiti dal Dallas Buyers Club ad altri malati di AIDS, contrariamente a quello che è successo a Woodroff, riescono a lenire il dolore e la Federal Drug Administration (FDA) in un primo momento non indaga su di esso, fino a quando tuttavia gli associati crescono in maniera esponenziale, comportando dunque un ingente arrivo dall'estero di medicinali non autorizzati e un concreto rischio per la salute pubblica.
Tuttavia le indagini della FDA e le accuse di speculazione non andranno avanti più di tanto, poiché il 12 settembre 1992 Ronald Woodroff soccombe infine alla malattia a causa di una fatale polmonite.
Una vita ai limiti che diviene oggetto molti anni dopo di un'ormai celebre pellicola.


La storia di Ronald Woodroff giunge una prima volta all'attenzione mediatica il 9 agosto 1992, quando sul giornale Dallas Morning News compare un lungo articolo scritto dal giornalista Bill Minutaglio che racconta con dovizia di particolari tutte le traversie affrontate dall'uomo.
Lo sceneggiatore Craig Borten viene a conoscenza così di questa storia e, poche settimane prima della scomparsa di Woodroff, riesce a incontrarlo e a intervistarlo per tre giorni, nonché ad accedere ad alcuni suoi appunti personali.
Dopo mesi di altre indagini su questa vicenda, Borten produce infine una prima sceneggiatura le cui riprese vengono fissate nel 1996, con Dennis Hopper alla regia e Woody Harrelson nel ruolo di Woodroff. La società di produzione tuttavia fallisce e il progetto non inizia nemmeno.
Nel 2000, Borten incontra Melisa Wallack e insieme a lei crea una nuova bozza di sceneggiatura, che viene acquisita dalla Universal nel 2001 grazie all'appoggio della produttrice Robbie Brenner. La casa di produzione ingaggia Marc Forster come regista e pensa a Brad Pitt nel ruolo di Woodroff, ma non riesce a trovare i finanziamenti necessari e il progetto naufraga di nuovo.
La sceneggiatura rimane dunque nel limbo per svariati anni, tanto da gettare Craig Borten nel 2009 in uno stato di profonda depressione e farlo diventare dipendente da alcool e droga. Grazie all'aiuto di Melisa Wallack, l'uomo entra in un istituto di riabilitazione, da cui esce sette mesi dopo.
La sceneggiatura nel frattempo è giunta di nuovo nelle mani di Robbie Brenner, che è ben decisa a portarla sul grande schermo. Nella sua mente si immagina come protagonista Matthew McConaughey, nativo di Dallas come Woodroff, e gli invia dunque la sceneggiatura.
L'attore ne rimane conquistato e, per dimostrare il suo desiderio di veder realizzato il film, inizia a perdere peso. McConaughey arriva infine a dimagrire di circa 20 chili, con qualche inevitabile rischio per la sua salute, e anche questo contribuisce a far sì che il progetto trovi infine il budget necessario. Tuttavia non è così alto e al reparto trucco è assegnata una somma di appena 250 dollari.
Nel marzo 2011, viene individuato il regista nel canadese Jean-Marc Vallée. A supporto di McConaughey vengono selezionati Jennifer Garner e Jared Leto: costoro non interpretano persone realmente esistite, ma personaggi che rappresentano una sorta di summa dei vari medici e malati di AIDS che Woodroff ha incontrato negli anni. Anche Leto si sottopone a una dieta che lo porta a perdere quasi quindici chili.
Le riprese iniziano in via ufficiale l'undici novembre 2012, dipanandosi tra New Orleans e Baton Rouge in Louisiana e durando 25 giorni. Per tutto questo periodo, Jared Leto rimane nella parte anche quando le riprese non vengono effettuate, comportandosi, vestendosi e parlando come il suo personaggio.
Dallas Buyers Club viene distribuito nei cinema americani a partire dal primo novembre 2013. A fronte di un budget di poco meno di 5 milioni di dollari, il film arriva infine a incassarne a livello internazionale oltre 55.
Non solo, fa conseguire nel 2014 a McConaughey e Leto il Premio Oscar, rispettivamente, come Miglior Attore Protagonista e Miglior Attore Non Protagonista. E c'è anche un terzo Oscar, che ha quasi del paradossale se si pensa al budget che è stato stanziato per esso, quello come Miglior Trucco.
Tali riconoscimenti premiano due odissee personali: quella di Ronald Woodroff e del suo travagliato percorso di vita. E quella di Craig Borten, il quale ha dovuto attendere 21 anni prima che il suo progetto venisse acclamato.
La ricerca medica e scientifica per trovare una cura all'AIDS continua... con la speranza che questa un giorno sia un'altra storia.

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